Escalation di violenza in Goceano, terra tormentata e preziosa
Una popolazione di circa 13.000 abitanti distribuiti in centri ubicati mai nel fondo valle e sempre a mezza costa: Sa Costera. È il Goceano, estremo lembo sud-orientale del Logudoro, dal quale si caratterizza per una propria tipicità antropica e morfologica che vede quest'area svilupparsi tra l'alta Valle del Tirso, l'altopiano di Bitti, la serra di Orotelli e la catena montuosa detta, appunto, del Goceano che altro non è che la continuazione di quella del Marghine.
Di: Redazione Sardegna Live
Una popolazione di circa 13.000 abitanti distribuiti in centri ubicati mai nel fondo valle e sempre a mezza costa: Sa Costera. È il Goceano, estremo lembo sud-orientale del Logudoro, dal quale si caratterizza per una propria tipicità antropica e morfologica che vede quest’area svilupparsi tra l’alta Valle del Tirso, l’altopiano di Bitti, la serra di Orotelli e la catena montuosa detta, appunto, del Goceano che altro non è che la continuazione di quella del Marghine.
Anela, Bono, Benetutti, Bottidda, Bultei, Burgos, Esporlatu, Illorai e Nule sono le nove gemme di queste contrade tormentate negli anni da forti depressioni economiche e crisi sociali nonostante il coraggioso impegno delle loro genti nel risollevare il capo di fronte alle contingenze storiche non sempre favorevoli.
Negli ultimi mesi abbiamo spesso scritto del Goceano per fatti di cronaca spiacevoli che hanno strappato espressioni di condanna e disappunto all’opinione pubblica isolana.
L’attentato dinamitardo ai danni di Francesco Fois, sindaco di Bultei, la sera dello scorso 25 gennaio, ha inaugurato un rovente 2015 per il territorio dominato dalle antiche rovine del duecentesco
Sempre a maggio, il 7, scomparve da Nule il 28enne Stefano Masala
Nella notte tra il 26 e il 27 giugno, a Benetutti, tre giovanissimi malviventi fecero irruzione armati e a volto coperto nell’abitazione di tre anziani fratelli immobilizzandoli con delle fascette di plastica. Pietro Maria Zarra, falegname in pensione di 67 anni, cardiopatico, non resse allo spavento e venne ucciso da un infarto mentre i ladri si allontanavano con un collier d’oro e denaro in contante. I responsabili della rapina non sono stati ancora identificati.
Ieri sera, attorno alle 19, l’ultimo atto dell’escalation di violenza in Goceano che lascia tutti con l’amaro in bocca. Giuseppe Mulas, allevatore 51enne di Benetutti, è stato freddato da alcuni colpi di fucile davanti agli occhi del figlio mentre apriva il cancello della sua campagna in località Pauleddu. L’uomo, pregiudicato, era già stato vittima di un attentato nel 2012 quando i suoi nemici diedero fuoco al fienile della sua azienda facendolo saltare in aria con della polvere da cava.
Tempi difficili, per Sa Costera, dove la gente perbene si guarda negli occhi e cammina a testa alta, cosciente di quanto di buono abbia da dare questa terra. Negli ultimi anni, ai fatti di cronaca si sono affiancate importanti iniziative culturali che grazie