Cleopatra e le miserie di Stato

Annuncio pubblicitario
21 gen 2013

Il cataclisma che ha colpito in queste ultime ore la Sardegna è sotto gli occhi di tutti. Giornali, TV e Web hanno ampiamente descritto e documentato i danni e le tristi conseguenze provocate dal ciclone che ha investito la nostra isola. Ed ora? Oggi splende il sole, ma rimane il conto da pagare. E sarà senz'altro molto salato.

Di: Redazione Sardegna Live

Il cataclisma che ha colpito in queste ultime ore la Sardegna è sotto gli occhi di tutti. Giornali, TV e Web hanno ampiamente descritto e documentato i danni e le tristi conseguenze provocate dal ciclone che ha investito la nostra isola. Ed ora? Oggi splende il sole, ma rimane il conto da pagare. E sarà senz'altro molto salato.

Annuncio pubblicitario

Letta dice di aver stanziato 20 milioni di euro, Capellaci 5, ma non è detto che bastino e non è pure detto che finiscano nelle tasche giuste. Passata la bolgia e l'entusiasmo per la solidarietà che oggi tutti dimostrano, spesso solo per opportunismo, i guai rimarranno in casa di chi ce li ha. A Capoterra, dopo 5 anni, qualcuno aspetta ancora di essere risarcito, qualcun altro ha ricevuto briciole rispetto ai danni subiti. Anche a Villagrande si sono rimboccati le maniche e di tasca propria hanno ricostruito case e ponti svolazzati via.

Eh va Beh, direbbe qualcuno: “si sa come vanno queste cose”. Non avrebbe tutti i torti vedendo il passato e immaginando il futuro. Catastrofi di questo tipo non sono nuove ne in Sardegna ne in Italia o nel mondo, ma purtroppo il risultato rimane sempre lo stesso: passato il dolore più acuto, sarà tutto come prima. Oggi si giudicano le istituzioni perché non hanno attivato subito i soccorsi, oppure perché non è intervenuta la “guardia nazionale” da chissà dove. Oppure ancora perché non sono stati avviati i “centri funzionali decentrati” che Gabrielli aveva propugnato. C'è chi invece sostiene di non essere stato avvisato per tempo. Insomma all'indomani del “dì di festa” tutti cercano un capro espiatorio, il responsabile.

Annuncio pubblicitario

Chi lo trova nei disboscamenti selvaggi, chi nelle costruzioni vicine ai corsi d'acqua o dighe svuotate al momento sbagliato. Anche Mons. Sanguinetti dice che è colpa dell'uomo. Forse dimentico che quando il suo “capo” decide, non c'è forza che lo può fermare. Per carità tutti fattori non trascurabili. Ma mi chiedo: cosa avrebbero dovuto fare la Cristina di Ovodda, il Paolo di Ussana o il più famoso sindaco di Olbia Giovannelli? Il presidente della Commissione Europea, che forse non sa neppure dove è la Sardegna, esprime solidarietà. Tajani ha promesso vicinanza al popolo sardo. Ma e i soldi? “Bando alle ciance e fuori i soldi”, direbbe quello.

Quei soldi che forse avrebbero permesso di pagare qualche operaio o un'impresa per poter pulire i canali o le dighe, rimboschire la terra, costruire o rinforzare i ponti e le strade, o permettere stipendi più dignitosi che eviterebbero di costruire sui corsi d'acqua. Ecco quelli, dove sono?

Annuncio pubblicitario

Ah già, il patto di stabilità, quel diabolico meccanismo che vorrebbe non spendere nulla ma pretende comunque i servizi. Per tale sistema Cristina o Paolo dovrebbero comunque attivarsi, magari senza pagare imprese e operai, o pagarli chissà quando. Oppure aspettare la solidarietà gratuita dei volontari, eroi che se ne fregano di quella che definirei la “miseria di stato”. Patto di stabilità, spending review, termini che l'uomo di strada si chiede cosa siano ma che la banda bassotti, assoldata dalla Merkel D'asburgo, conosce invece benissimo e adotta per evitare che l'odiata inflazione riprenda a galoppare.

Annuncio pubblicitario


Possiamo continuare a utilizzare i tuoi dati per rendere gli annunci più rilevanti?

I nostri partner raccolgono dati e utilizzano i cookie per la personalizzazione e la misurazione degli annunci.

ACCETTO

Gestisci le opzioni

Puoi cambiare la tua scelta in qualsiasi momento nel nostro centro privacy

Come raccogliamo e usiamo i tuoi dati

Pubblicità

Il nostro sito web è finanziato dalla pubblicità online. Questo ci aiuta a creare nuovi contenuti e a mantenerli liberi. Quando visiti il ​​nostro sito Web, il tuo browser invia automaticamente determinate informazioni ai nostri partner pubblicitari. Questo include l'URL della pagina che stai visitando e il tuo indirizzo IP. I nostri partner possono anche impostare cookie sul browser o leggere cookie già presenti.Se la personalizzazione della pubblicità è attiva, i nostri partner utilizzeranno le tue informazioni per rendere i tuoi annunci più utili per te.Se la personalizzazione degli annunci è disattivata, non raccoglieranno o utilizzeranno le tue informazioni per personalizzare gli annunci mostrati all'utente. Continuerai a vedere gli annunci, ma potrebbero non essere altrettanto utili. Gli annunci possono ancora essere basati sull'argomento del sito web o dell'app che stai guardando, i tuoi attuali termini di ricerca o sulla tua posizione generale, ma non sui tuoi interessi, sulla cronologia delle ricerche o sulla cronologia di navigazione.

Strumento di Privacy fornito da  Clickio

Indietro

Potresti visualizzare annunci meno pertinenti per te. Questi annunci utilizzano i cookie, ma non per la personalizzazione. Ulteriori informazioni su come utilizziamo i cookie

ACCETTO

Puoi cambiare la tua scelta in qualsiasi momento nel nostro centro privacy


Modifica le impostazioni sulla privacy

Continua a leggere