Flavio Briatore: "I migranti? Andrebbero accolti nelle caserme dismesse, nelle chiese e nei conventi"

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09 set 2015

Per accogliere i profughi "ci sono molte strutture, alberghi che non funzionano più, ci sono molte caserme che sono dismesse...io farei più un'azione del genere". Lo ha detto l'imprenditore Flavio Briatore interpellato dai cronisti al business forum con il Kenya a Milano, sulla notizia che Gianni Morandi starebbe considerando di ospitare dei migranti a casa.

Di: Redazione Sardegna Live

Per accogliere i profughi "ci sono molte strutture, alberghi che non funzionano più, ci sono molte caserme che sono dismesse...io farei più un'azione del genere".

Lo ha detto l'imprenditore Flavio Briatore interpellato dai cronisti al business forum con il Kenya a Milano, sulla notizia che Gianni Morandi starebbe considerando di ospitare dei migranti a casa.

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"Non so quante camere abbia la casa di Gianni", ha detto Briatore, secondo il quale "dire solo che ci sono le camere di casa non credo sia la soluzione, che invece deve essere globale; pensate quante caserme dismesse ci sono in Italia, chiese, conventi, credo bisogna fare un'azione del genere e in più cercare di aiutarli economicamente".

Alla domanda su quale potrebbe essere il contributo degli imprenditori in questa emergenza, Briatore ha ricordato che "quando si è allagata la Sardegna, a Olbia, io ho messo a disposizione tutti gli appartamenti del Billionaire, 27-28 appartamenti, li abbiamo dati a 130-140 persone per tutto l'inverno".

E a chi ha chiesto se fosse disposto a farlo anche per i migranti ha risposto: "Io prima l'ho messa a disposizione per gli italiani, ora per i siriani e i rifugiati bisogna trovare soluzioni perché il flusso non può continuare così perché poi diventa impossibile accomodare tutte le persone".

"A casa loro una volta c'era Gheddafi e potevi parlare con lui, - ha aggiunto - l'hanno fatto fuori ed è successo un disastro perché ci sono 120 tribù e ognuno comanda nel proprio territorio, non c'è più una persona responsabile". "Diventa difficile aiutarli in Europa - ha concluso -, non è che sia un' Europa florida: qua i posti di lavoro non li abbiamo neanche per gli italiani, è difficile creare dei posti di lavoro anche per gli stranieri".

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