Ragazza di 23 anni violentata con la “droga dello stupro”: 3 arresti

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18 gen 2018

L'avevano invitata a bere per poi servirle, a sua insaputa, dei cocktail al benzodiazepine

Di: Redazione

Narcotizzata e violentata per ore da tre uomini con la “droga dello strupro”. E' successo nella notte tra il 13 e il 14 aprile scorso, vittima una ragazza di 23 anni. Oggi, al termine delle indagini coordinate dalla procura di Milano, i carabinieri di Porta Monforte hanno arrestato i suoi aguzzini.

L'avevano invitata a bere per poi servirle, a sua insaputa, dei cocktail al benzodiazepine, sostanza in grado di indebolire la volontà e far perdere la memoria. Tutti italiani, di 22, 28 e 48 anni, gli ultimi due recidivi. "Come donna dimenticherò difficilmente questa vicenda", il commento del procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella.

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C'è voluto del tempo perchè la ragazza ricordasse quanto accaduto. Solo diverse ore dopo quella notte ha incominciato ad avere dei flash.

Agli investigatori ha raccontato di essere arrivata al 'Next' di via Crema, in Porta Romana a Milano, insieme al 28enne, suo conoscente, e a due amici dell'uomo. Le immagini delle telecamere del locale fornite dalla direzione del pub, che ha collaborato con le forze dell'ordine, immortalano i tre mentre per tre volte versano qualcosa nei drink della giovane.

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"La dose - spiega il tenente colonnello Paolo Abbate, comandante del gruppo carabinieri di Milano - era massiccia, in grado di far perdere completamente conoscenza". Quando perde i sensi la giovane viene caricata in auto e portata in un appartamento della Brianza, dove subisce gli abusi. L'indomani la ragazza si sveglia senza vestiti nell'abitazione di un uomo che non conosce. E' confusa e ha forti dolori alle parti intime. I tre, compreso l'amico 28enne, cercano di farle credere che la sera prima si fosse drogata di sua volontà.

Le dicono: "Ci hai fatto spaventare, con tutta la cocaina che hai preso. Per fortuna c'eravamo noi a salvarti". Poi la accompagnano a casa. "Non è la classica violenza di strada: i tre non hanno esitato a drogare e violentare la ragazza. Non soltanto stuprata, ma l'hanno anche umiliata, facendola sentire in colpa dopo essersi risvegliata", spiega Mannella, "catturata come fosse selvaggina, poi fatta oggetto di atti sessuali".

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Arrivata a casa, il dolore è sempre più forte. La giovane decide quindi di farsi portare alla clinica Mangiagalli, dove i medici le confermano la violenza. A quel punto sporge denuncia ai carabinieri che, coordinati dalla procura di Milano, danno il via all'indagine. Sottoposta all'esame del sangue, si scopre che la dose di benzodiazepine assunta è di ben quattro volte superiore a quella tollerabile.

E' il Dna rilevato dai tamponi a incastrare il 22enne e il 28enne; il coinvolgimento del 48enne, invece, emerge dalle intercettazioni telefoniche. Le telefonate tra i tre, inoltre, convincono gli investigatori sulla premeditazione delle violenze. Per i due recidivi la pena potrebbe aumentare fino alla metà.

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