Tragedia in discoteca. Si cercano altri colpevoli

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10 dic 2018

“Troppi intossicati, le bombolette sono più di una”

Di: Redazione Sardegna Live

La Procura di Ancora, che indaga per omicidio colposo per la tragedia della notte dell’Immacolata nella discoteca di Corinaldo, cerca altri ragazzi che potrebbero aver usato le bombolette urticanti che hanno scatenato il panico che ha poi portato a sei vittime e a un centinaio di intossicati.

Un primo sospettato è in stato di fermo per droga, infatti il ragazzo, indicato da alcuni testimoni come il presunto colpevole, visto con una mascherina bianca in viso spruzzare una bomboletta al peperoncino. Una volta individuato è stato raggiunto dagli investigatori che hanno trovato nella sua casa, cocaina ed eroina, ma niente che possa collegarlo direttamente alla strage.

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Per ora il suo nome non è ancora stato scritto nel fascicolo aperto, dove invece appaiono i nomi dei tre gestori della discoteca Lanterna Azzurra, per omicidio colposo plurimo e lesioni. Troppe le persone presenti, con 1400 biglietti venduti e una capienza della sala, dove si doveva tenere lo spettacolo, di 469 persone.

Uno dei gestori ha consegnato ai carabinieri il blocchetto delle vendite per dimostrare che non c’erano tante persone nel locale, e gli investigatori confermano che sono stati staccati 600 biglietti, ma mancano ancora da calcolare i biglietti venduti on line.

Non essendo il locale video sorvegliato, si sta cercando qualcosa tra i filmati fatti dai ragazzi con i cellulari e, attraverso i controlli delle bombolette trovate: una consegnata da uno dei gestori del locale, e alcune rinvenute negli zaini abbandonati dai ragazzi nel fuggi fuggi generale.

Il primario del Pronto Soccorso, ha spiegato a Il Giorno che, visto il numero degli intossicati e le condizioni delle persone arrivate in ospedale , le bombolette usate devono essere per forza più di una.

Intanto, una delle vittime più gravi, una quindicenne, si è risvegliata dal coma farmacologico in cui era stata messa dai medici per stabilizzarla, non è più in pericolo di vita, ma resterà ancora in ospedale.

Gli altri sei ragazzi gravi, restano ancora in coma farmacologico.

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