Pizzerie, la Lombardia scalza la Campania per numero di attività

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23 giu 2022

Calo di attività nelle regioni centro-meridionali e un trend positivo nelle grandi regioni settentrionali

Di: Redazione Sardegna Live

La Lombardia scalza la Campania dal gradino più alto del podio per il numero di pizzerie. Lo rileva un'indagine di Cna Agroalimentare che certifica un calo di attività nelle regioni centro-meridionali e un trend positivo nelle grandi regioni settentrionali con il risultato di qualificare la pizza sempre più piatto nazionale. Lo studio di mercato della Confederazione nazionale dell'artigianato (Cna) e della piccola e media impresa, che ha analizzato tutte le attività che producono e/o distribuiscono pizza (panetterie, gastronomie pizzerie, rosticcerie pizzerie, pizzerie da asporto, bar pizzerie, ristoranti pizzeria) e presentato al Pizza Village di Napoli, rivela che tra il 2019 e il 2021 le attività inerenti alla pizza sono calate del 4,2%, vale a dire di 5.366 unità, scendendo nel complesso a quota 121.529.

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Il calo ha coinvolto maggiormente le regioni centro-meridionali. La regione - segnalano gli analisti - che ha subito il più brusco arretramento è la Campania, che ha perso il 41,1% delle attività, 7.173 in numero assoluto, precipitando a 10.263 pizzerie. A seguire, il Lazio (-34,8%), l'Abruzzo (-28,4%), la Sicilia (-14,8%), l'Umbria (-13%). Crescono invece la Basilicata (+102,6%), la Val d'Aosta (+75%), il Friuli Venezia Giulia (+59,8%), il Trentino Alto Adige (+39,5%). Trend più che positivo per le grandi regioni settentrionali, in particolare la Lombardia incrementa complessivamente il numero delle attività legate al mondo della pizza di 3.489 unità (+24,6 per cento) e scalza la Campania dal gradino più alto del podio, toccando quota 17.660 attività. Aumentano anche l'Emilia Romagna (+ 1.496 attività), Veneto (+ 1.268 attività) e Piemonte (+ 1.148 attività).

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Per quanto riguarda il segmento dei ristoranti-pizzeria, diminuiscono in Italia, tra il 2019 e il 2021, e calano di 87 unità scendendo da 39.989 a 39.902, secondo l'indagine di Cna Agroalimentare. Tra le regioni con la maggiore diminuzione c'è la Campania (1.376 in meno, pari al -28,2%) e il Lazio (744 in meno, vale a dire il -23,42%). Registrati balzi in Trentino Alto Adige (935 inaugurazioni, +239,13%), Emilia Romagna (1012 aperture pari al +48,37%), Veneto (508 inaugurazioni, +28,56%), Lombardia (636 aperture, +12,45%). I dati attribuiscono alla Lombardia il primato nella graduatoria dei ristoranti pizzeria con 5.744 attività, davanti alla Campania con 3.503, tallonata dalla Toscana con 3.497.

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La Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa segnala un incremento notevole tra le pizzerie da asporto, "favorite - sostengono gli analisti - dalle restrizioni sanitarie e dal lavoro da remoto, che costringevano in casa. Tra il 2019 e il 2021 le pizzerie da asporto sono salite del 38% vale a dire di 5.367 unità arrivando a 19.669 attività complessive. In termini relativi è la Basilicata ad avere un incremento netto segnando una crescita del 2.088%. Al top la Lombardia con 2.348 (+151%) inaugurazioni di pizzerie da asporto. Significative pure le 1.109 (+175 per cento) aperture in Emilia Romagna e le 656 (+98%) in Sardegna. La tendenza negativa e in particolare per le regioni centro-meridionali : -32% le attività in servizio in Calabria, -12% in Campania, -9% nel Lazio. La Campania, nonostante l'arretramento tra le pizzerie da asporto, continua a primeggiare con 1.849 attività, seguita da Lombardia con 1.559 e Sicilia con 1.552.

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