Rigopiano. Archiviate le accuse per ventidue indagati

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04 dic 2019

Era il 18 gennaio 2017 quando una valanga travolse il resort provocando la morte di 29 persone

Di: Redazione Sardegna Live

Escono definitivamente dall'inchiesta, tra gli altri, gli ex presidenti della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, Ottaviano Del Turco e Gianni Chiodi, l'ex sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli e la funzionaria della Protezione Civile, Tiziana Caputi.

Sono fuori dal processo anche gli assessori che si sono succeduti alla Protezione civile: Tommaso Ginoble, Daniela Stati, Mahmoud Srour, Gianfranco Giuliante e Mario Mazzocca, quindi l'ex vicepresidente della Regione Abruzzo Enrico Paolini, l'ex direttore generale Cristina Gerardis e Giovanni Savini, direttore del dipartimento di protezione civile per tre mesi nel 2014. Archiviati anche Silvio Liberatore, responsabile della sala operativa della Protezione civile, Antonio Iovino, dirigente del servizio di programmazione di attività della protezione, Vittorio Di Biase, direttore del dipartimento opere pubbliche fino al 2015, Vincenzino Lupi, responsabile del 118.

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Esce dal processo anche Daniela Acquaviva, funzionaria della prefettura di Pescara che aveva risposto al primo allarme lanciato dal ristoratore Quintino Marcella: resta, tuttavia, imputata nel procedimento bis per depistaggio.


Rimangono sotto processo, ma soltanto per alcune ipotesi di reato, anche l'ex prefetto di Pescara Francesco Provolo, Andrea Marrone, consulente incaricato per adempiere le prescrizioni in materia di prevenzione infortuni, Bruno Di Tommaso, legale responsabile della Gran Sasso Resort & Spa, e Carlo Giovani, dirigente della Protezione civile.

A chiedere l'archiviazione erano stati il procuratore capo Massimiliano Serpi e il sostituto Andrea Papalia. Alla richiesta si erano opposti alcuni legali dei familiari delle vittime. Il gip ha respinto le opposizioni e oggi ha disposto, appunto, l'archiviazione.


La reazione dei parenti delle vittime è stata immediata. "Comincio a pensare che alla fine la colpa sarà di chi stava in hotel, di chi lavorava a Rigopiano e di chi c'è andato in vacanza", ha scritto su Facebook Alessio Feniello, padre di Stefano, una delle vittime".

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