"I Merdules picchiano gli immigrati", sul web la bufala dopo un video della "Festa dei diavoli" in Trentino

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10 dic 2019

Il Krampus di Vipiteno confuso sul web con i Boes e Merdules di Ottana che si dissociano da eventuali gesti di violenza

Di: Redazione Sardegna Live

"Boes e Merdules picchiano un immigrato in occasione di una sfilata a Vigevano". La bufala circolata sul web ha costretto l'associazione delle maschere etniche di Ottana a intervenire sulla vicenda con un post di chiarimento sulla propria pagina Facebook.

Il malinteso, come è emerso, nasce dalla diffusione sul web di un video che ritrae la maschera del Krampus a Vipiteno (in Trentino Alto Adige). La maschera rappresenta demoni dalle sembianze mostruose e animalesche, scatenati e molto inquietanti, che si aggirano per le strade con i volti coperti, gli abiti laceri, sporchi e consunti. I Krampus provocano rumori ottenuti da campanacci o corni, che li accompagnano nel tragitto che compiono, mentre colpiscono con frustate la gente.

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Il video "incriminato" risalirebbe alle celebrazioni del 5 dicembre quando a Vipiteno i Krampus hanno sfilato per le strade della città. Nel video si vedono alcune maschere inseguire e colpire delle persone in abiti civili. La violenza della scena ha suscitato un vespaio di polemiche. La sfilata dei diavoli di Vipiteno da sempre richiama migliaia di persone. Il 5 dicembre per Vipiteno è una sorta di festa nazionale, le scuole vengono chiuse e i diavoli sono tra gli stand e la sera nella zona di Vipiteno viene organizzato il "ballo dei diavoli".

A spiegare in un'intervista all’Agi quanto accaduto, anche lui condannando il comportamento del collega-diavolo, è Claudio Rossi, il responsabile più longevo dei Tuifl Team. "Premetto che il diavolo che ha dato il calcio è già stato identificato e redarguito perché dare calci non è ammissibile. La persona che ha ricevuto il calcio è un nostro amico, il diavolo e tutti noi abbiamo già parlato con lui che sa della nostra tradizione".

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Rossi precisa tuttavia che le frustate non hanno alcun risvolto razzista. "Leggo che abbiamo preso di mira gli immigrati, una cosa assolutamente non vera, una notizia infondata. Non esiste nero o bianco, non esiste razzismo. Anzi, dico che famiglie di extracomunitari che vivono da anni a Vipiteno hanno assistito alla sfilata. Ogni diavolo deve rispettare il decalogo e chi si presenta ubriaco alla sfilata viene escluso". Il responsabile del gruppo diavoli di Vipiteno ha ricostruito i fatti: "Tutto e' accaduto dopo le 13 del 5 dicembre quando, mentre stavano organizzandoci per la nostra foto ufficiale con la torre Civica sullo sfondo, un gruppo di Tratzer è venuto a disturbarci. A quel punto un paio di diavoli si sono staccati rincorrendo i provocatori che sono persone a noi note essendo amici, compagni di squadra, o conoscenti. Come vuole la nostra usanza, fuori dalla sfilata che inizia alle 18, sono previste viste all'ospedale, all'ospizio, al centro sociale e alle famiglie. Ci sono i Tratzer che ci aspettano e, indossando pantaloni imbottiti da hockey, con cartoni o altre imbottiture, ci sfidano nel segno della tradizione".

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