Cinture nei sedili posteriori: multe in aumento. Perché gli italiani non le allacciano?

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14 gen 2020

Nel corso del 2019 una sanzione ogni 4,8 minuti. Eppure si stima che in 60 anni il dispositivo abbia salvato la vita del 27 per cento delle persone coinvolte in incidenti gravi

Di: Redazione Sardegna Live

Nel corso del 2019, ogni 4,8 minuti, un automobilista è stato multato in Italia dalla polizia stradale perché non indossava le cinture di sicurezza. I verbali aumentati del 9,5% rispetto all'anno precedente. E' dal 1988 che esiste l’obbligo per le cinture anteriori, dal 2006 per quelle posteriori. Si stima che questi dispositivi abbiano salvato in 60 anni la vita del 27% delle persone coinvolte in incidenti gravi.

Secondo l’Aci nel nostro Paese "si potrebbero evitare oltre 300 vittime l’anno se tutti utilizzassero le cinture correttamente". Secondo i dati elaborati in esclusiva dalla Stradale per il

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Corriere della Sera, i "pizzicati" per questa infrazione sono stati 107.825. E' stata la seconda infrazione più comminata, dietro solo all’eccesso di velocità. I viaggiatori più "irregolari" sono quelli di Catania, Padova e Bologna.

Il fatto che l'infrazione viene rilevata solo durante temporanei posti di blocco, e non con dispositivi elettronici come accade ad esempio per l'eccesso di velocità, favorisce la disattenzione di automobilisti e passeggeri. Un altro motivo che secondo gli esperti favorisce la non consuetudine ad allacciare le cinture è che questi dispositivi sono percepiti come “inutili intralci” e fastidi perché comporterebbero un presunto rallentamento nei movimenti e una sensazione di scomodità. Inoltre spess, pur conoscendo la regola e accettandola come giusta, tanti pensano “tanto a me non può succedere nulla di grave”.

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Il dispositivo è congegnato per stringere la cintura verso il corpo al momento dell’urto, assicurando alla persona in auto il massimo contenimento e la migliore dissipazione da parte della cintura dell’energia del corpo che viene proiettato in avanti o lateralmente. Secondo uno studio dell’Aci "in un urto frontale anche solo a 50 chilometri orari, senza cintura di sicurezza, un corpo impatterebbe contro il volante o il cruscotto con una decelerazione che può arrivare a 100 G: è come se il peso del coro si moltiplicasse per 100 volte! “G” è infatti il valore dell’accelerazione di gravità terrestre , che determina il “peso” dei corpi".

"Gli incidenti in autostrada - continuano da Aci - costituiti da tamponamenti e la differenza di velocità tra veicolo tamponante e veicolo tamponato rientra nella situazione in cui la cintura di sicurezza può svolgere al meglio il suo ruolo di protezione". In caso di incidente, è stimato che aumenta del 20% la probabilità di lesioni a chi è seduto davanti, se i passeggeri posteriori non indossano le cinture di sicurezza, perché non sono trattenuti dalle cinture e vanno a colpire chi si trova davanti alla velocità del veicolo.

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