Violenza sulle donne, gli allarmanti dati di Amnesty International

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24 lug 2020

Durante il lockdown si è registrata un'impennata dei casi di violenza domestica. In Sardegna negli ultimi sei anni 4.501 chiamate al numero anti-violenza 1522

Di: Giammaria Lavena

Quello della violenza sulle donne è uno dei temi su cui più si è cercato di sensibilizzare in questi anni. A tal proposito Amnesty International ha divulgato dei dati che evidenziano numeri allarmanti in Sardegna. Infatti, negli ultimi sei anni nell'Isola sono state 4.501 le chiamate al numero anti-violenza 1522.
Mentre ogni giorno nel mondo vengono uccise in media 137 donne. Una situazione che, durante il lockdown, ha subito un'ulteriore impennata degli episodi di violenza domestica.

Per questo motivo Amnesty, attraverso la diffusione della campagna #Iolochiedo, spera di ottenere dal governo italiano una revisione dell'articolo 609 bis del codice penale, "mettendo al centro della norma di legge l'elemento del consenso della persona offesa", si legge in una nota.

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Tina Marinari, coordinatrice campagne di Amnesty International Italia, ha spiegato l'importanza che avrebbe tale revisione per la causa: "L'Italia ha sottoscritto la Convenzione di Istanbul nel settembre del 2012, il parlamento l'ha ratificata nel 2013 ma nonostante ciò la legislazione non è ancora stata modificata secondo le direttive del documento. A nostro avviso è importante completare questo passaggio perché il trattato di Istanbul rappresenta il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne".

Poi, l'organizzazione ricorda che il femminicidio e lo stupro "sono le forme più estreme della violenza di genere, ma non le sole. L'Istat rileva anche l'incidenza di minacce (12,3%), spintonate (11,5%), schiaffi, calci e morsi (7,3%), contusioni per mezzo di oggetti (6,1%). Il 15,6% delle donne ha subito contro la propria volontà baci, abbracci o palpeggiamenti, mentre i rapporti sessuali inflitti con la forza e contro la volontà della vittima sono al 4,7%; i tentati stupri arrivano al 3,5% e gli stupri effettivi al 3%. Non è andata meglio nel 2020. La convivenza continua e forzata imposta dalla quarantena anti Covid-19 ha generato un generale e preoccupante incremento di episodi di violenza domestica nei confronti delle donne. Solamente nel mese di marzo circa 2900 donne si sono rivolte ai centri anti-violenza, il 74% in più rispetto alla media registrata nel 2018 dalla rete dei centri anti-violenza".

Numeri preoccupanti insomma, che in parte spiegano quanta strada ancora ci sia da fare per abbattere definitivamente le diversità di genere.

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