Perché festeggiamo il 25 aprile

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25-04-2024

Oggi è l'anniversario della vittoria della libertà contro l'oppressione del totalitarismo nazifascista

Di: Arianna Zedda

Vent'anni di regime fascista, l'espansione del regime dittatoriale della Germania, poi la Liberazione dal nazifascismo, iniziata nell'estate del' '43, dalla Sicilia a salire verso il nord per arrivare al 25 aprile del 1945 , data comunque simbolica, scelta perché quel giorno cominciò la ritirata dei tedeschi e dei soldati della Repubblica di Salò da Milano e Torino, dopo lo sfondamento della Linea Gotica da parte degli alleati e all'azione della Resistenza: oggi è l'anniversario della vittoria della libertà contro l'oppressione del totalitarismo fascista.

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L'Italia, con il sostegno del governo collaborazionista fascista della Repubblica sociale italiana di Salò, venne occupata dai nazisti a seguito dell'Armistizio di Cassibile con gli Alleati, firmato l'8 settembre 1943, dopo che le operazioni militari del nostro Paese, alleato della Germania di Adolf Hitler, stavano fallendo. Partì in quel momento la Resistenza.

Furono moltissimi gli uomini e le donne che durante la seconda guerra mondiale rischiarono la vita per combattere il nazifascismo: parallelamente alle schiere di eserciti impegnati nei conflitti internazionali si combatteva infatti una battaglia clandestina nell'ombra, e i militanti erano le formazioni partigiane

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. Una guerra interna che andò avanti fino al 2 maggio 1945, con un bilancio finale di 40.000 morti tra i partigiani, altrettanti tra i repubblichini di Salò, 20.000 tra i soldati alleati e 10.000 vittime civili.

Venne scelto proprio il 25 come riferimento per le celebrazioni perché era il giorno in cui il Comitato di Liberazione (composto da sei partiti: Partito Comunista, Democrazia Cristiana, Partito Liberale, Partito d'Azione, Partito Socialista e Partito Democratico del Lavoro) dell'Alta Italia proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dalle truppe nazifasciste . Poco dopo le principali città del Nord vennero liberate, con la Resa di Caserta firmata il 29 aprile 1945, che prevedeva la resa incondizionata delle forze armate tedesche e della RSI.

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Il 2 maggio la resa entrò ufficialmente in vigore.

Il Re Umberto II, su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il 22 aprile 1946 emanò un decreto: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarata festa nazionale”. Da allora la ricorrenza viene celebrata ogni anno, ma è solo nel 1949 che venne istituzionalizzata come festa nazionale, insieme al 2 giugno, festa della Repubblica.

Il presidente della Repubblica italiana e le alte cariche dello Stato rendono omaggio al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria a Roma, con la deposizione di una corona di alloro in ricordo ai caduti e ai dispersi italiani nelle guerre, ma sono tante le città d’Italia nelle quali ogni 25 aprile, da Nord a Sud, vengono organizzate manifestazioni pubbliche in memoria della Liberazione.

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La Resistenza non aveva riguardato solo l'Italia però, bensì parte dell'Europa e altri paesi nel mondo. In Portogallo il 25 aprile è il giorno della rivoluzione dei garofani, il colpo di stato non violento che mise fine al regime dittatoriale di Marcelo Caetano nel 1974. Nel 1961 gli Usa decretarono l’embargo a Cuba. A San Francisco vennero fondate le Nazioni Unite. In Australia e Nuova Zelanda è l'ANZAC Day, la giornata dei caduti in tutte le guerre. In Egitto è la Festa della Liberazione del Sinai.

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