Covid, Sardegna con Rt a 0,99: resta gialla insieme ad altre 5 regioni. Ecco il nuovo Dpcm

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15 gen 2021

Tutti gli aggiornamenti del Dpcm. Oltre all’Isola, zona gialla anche per Campania, Basilicata, Toscana, Provincia Trento, Molise

Di: Redazione Sardegna Live

La Sardegna tira un sospiro di sollievo, infatti si attesta ad un indice Rt pari a 0.99, dunque, insieme ad altre cinque Regioni-Province autonome, resta in fascia gialla. Le altre regioni sono Campania, Basilicata, Toscana, Molise e la Provincia Autonoma di Trento.

Nelle prossime ore sarà il ministro della Salute, Roberto Speranza a firmare la nuova ordinanza, che di fatto sarà in vigore da domenica 17 gennaio 2021. Tra l’altro, c’è un’importante novità, che riguarda gli studenti delle scuole superiori delle Regioni gialle e arancioni: potranno tornare a scuola da lunedì 18 gennaio 2021, almeno in 50% della presenza, ma in Sardegna (come previsto dal presidente Christian Solinas), rientreranno in aula solo dal 1° febbraio 2021.

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Intanto, dal Governo Centrale c’è la firma di Giuseppe Conte sul nuovo Dpcm, con tutte le misure valide a partire da sabato 16 gennaio fino al prossimo 5 marzo 2021. Sono tre le regioni che si delineano in zona rossa (la provincia autonoma di Bolzano, Lombardia e Sicilia.

QUI' SOTTO POTETE SCARICARE IL NUOVO DPCM del 14 gennaio 2021

I colori delle regioni. Sono 6 le regioni che restano gialle: Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d'Aosta. Tutte le altre in arancione, mentre Lombardia e Sicilia e la provincia autonoma di Bolzano sono in zona rossa.

Spostamenti tra Regioni. Gli spostamenti. Quelli tra Regioni e province autonome sono vietati

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dal 16 gennaio 2021 al 5 marzo 2021, tranne quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E' comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Qualora la mobilità sia limitata all'ambito territoriale comunale sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Le visite a parenti e amici. C’è la conferma della regola che da la possibilità per un massimo di due persone di andare a trovare e far visita a parenti e amici, una volta al giorno. Il decreto prevede che in ambito regionale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

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Zero asporto e coprifuoco. Viene confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino e l'apertura dei ristoranti fino alle 18 nelle zone gialle. Per i bar e le attività commerciali che vendono bevande e alcolici, come le enoteche, scatta il divieto di vendita da asporto alle 18. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25 (bar e esercizi specializzati nella vendita al dettaglio di bevande e alcolici, ndr) - si legge nel testo - l'asporto è consentito esclusivamente fino alle 18. Nella riunione con il governo le regioni avevano chiesto che fosse vietata solo la vendita di bevande e non l'asporto in generale.

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Centri commerciali? Sabato e domenica resteranno chiusi. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi i negozi all'interno di mercati, centri, gallerie e parchi commerciali, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Le piscine e le palestre ancora nulla. Restano ancora chiuse anche palestre e piscine - anche se si continua a lavorare per consentire la ripresa almeno agli sport individuali nelle zone gialle - così come cinema e teatri.

A scuola, in presenza. Gli studenti delle scuole superiori delle regioni 'gialle e arancioni' possono rientrare a scuola lunedì 18 gennaio almeno al 50% della presenza. Nelle regioni 'rosse' i ragazzi rimarranno a casa dalla seconda media a seguire la didattica a distanza. Questo fatte salve ordinanze regionali. Le precedenti disposizioni prevedevano che ci fosse la didattica a distanza per le scuole superiori anche nelle Regioni in area arancione; il nuovo Dpcm invece dispone didattica a distanza solo nelle Regioni rosse e in tutte le altre, per le superiori, presenza almeno al 50% e fino al 75%. La restante parte della didattica viene svolta a distanza. "Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali", si legge nel Dpcm.

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Le Università in base all'andamento del quadro epidemiologico, predispongono piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari, da svolgersi a distanza o in presenza secondo le esigenze di sicurezza sanitaria nel rispetto delle linee guida del Ministero dell’università e della ricerca e ferme restando le attività che devono necessariamente svolgersi in presenza.

Ok musei e mostre. Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato a patto che garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Sono altresì aperte al pubblico le mostre, alle medesime condizioni previste dalla presente lettera per musei e istituti e luoghi della cultura. Mentre sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica.

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