Sentenza storica della Corte d'Appello di Sassari: riconosciuta l'esposizione all'amianto per 2 lavoratori dell'ex Enichem"

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23 giu 2016

La sentenza emessa oggi dalla Corte d'Appello di Sassari è destinata a segnare una svolta clamorosa in favore della vertenza dei lavoratori di Ottana esposti all'amianto, che va avanti ormai da 24 anni.

Di: Redazione Sardegna Live

La sentenza emessa oggi dalla Corte d'Appello di Sassari è destinata a segnare una svolta clamorosa in favore della vertenza dei lavoratori di Ottana esposti all'amianto, che va avanti ormai da 24 anni.

Nel 1992 il Parlamento approvò infatti la legge 257, che riconosceva loro i benefici previdenziali, ossia lo scivolo pensionistico, e l'accertamento della malattia professionale da parte dell'Inail, subordinato però alla verifica della presenza di amianto nelle fabbriche. Anche a Ottana scattarono le ispezioni dei tecnici dell'Inail e i lavoratori fecero domanda di riconoscimento della malattia professionale.

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Ci furono oltre 1.450 domande, ma si persero nel nulla perché il responso degli ispettori dell'Inail, giunto solo nel 2003, stabilì che nell'ex Enichem di Ottana l'amianto era entro i limiti di soglia, negando che gli operai potessero accampare diritti.

Oggi invece "la Corte d'appello riconosce che, a prescindere dalla malattia professionale, l'esposizione è stata superiore ai valori soglia fissati dalla legge 257", spiega Sabina Contu, presidente di Aiea Sardegna, l'associazione che tutela i diritti degli esposti all'amianto.

I giudici sassaresi hanno così annullato una sentenza con cui un anno fa il tribunale civile di Nuoro aveva respinto il ricorso di due operai dell'ex Enichem di Ottana, Tore Coi e Renzo Puggioni, che chiedevano di essere risarciti per i danni alla salute prodotti dalle inalazioni di fibre d'amianto. Riconoscendo che i due ex operai erano stati effettivamente sottoposti alle inalazioni per più di vent'anni, dal 1973 al 1996, la Corte d'appello ha dato loro ragione e ha disposto che l'Inps riveda la loro anzianità contributiva.

"È una sentenza storica - commenta Sabina Contu - finalmente è stata detta la verità, e questo ci permetterà di scardinare il teorema basato sulla relazione Inail del 2003, che a questo punto è sconfessata dalla giustizia".

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