Annullata la festa per la Madonna del Miracolo. Il sindaco Ciccolini: "Massima attenzione"
L'eredità lasciata dall'alluvione del 2013, più che una cicatrice, è una ferita non ancora rimarginata. Bitti lo sa: quando il cielo diventa nero e la tempesta arriva bisogna prestare la massima attenzione. E' per questo che il Comitato Leva '85 ha deciso di annullare i festeggiamenti civili in programma questa sera per onorare la Madonna del Miracolo. Un atto dovuto, vista la criticità climatica prevista e l'allerta meteo diramata dalla Protezione Civile in Sardegna.
Di: Redazione Sardegna Live
L'eredità lasciata dall'alluvione del 2013, più che una cicatrice, è una ferita non ancora rimarginata. Bitti lo sa: quando il cielo diventa nero e la tempesta arriva bisogna prestare la massima attenzione.
E' per questo che il Comitato Leva '85 ha deciso di annullare i festeggiamenti civili in programma questa sera per onorare la Madonna del Miracolo. Un atto dovuto, vista la criticità climatica prevista e l'allerta meteo diramata dalla Protezione Civile in Sardegna.
Il paese della Barbagia, due anni fa, fu uno dei più colpiti dal ciclone Cleopatra che causò ingenti danni al centro abitato portandosi via anche una vita.
Oggi, gli organizzatori della festa del Miracolo, hanno convenuto che fosse il caso di rinunciare allo spettacolo folkloristico serale in programma sul sagrato del santuario di Gorofai rinunciando anche alla presenza dei numerosi gruppi provenienti da altri paesi dell'isola durante la processione. La Madonna, infatti, come spiega Maria Annunziata Cossellu "è nella chiesa parrocchiale di San Giorgio e
Tutto il paese, nel frattempo, attende col fiato sospeso la giornata di domani. "E' utile sapere" ha speigato il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, "che diramata l'allerta rossa (elevata) da parte della Protezione Civile, i sindaci devono responsabilmente e precauzionalmente adottare una serie di provvedimenti che elenco nell'ordine: 1) avvisare la popolazione con tutti i mezzi a disposizione; 2) valutare chiusura scuole e uffici pubblici; 3)