La Guardia di Finanza sgomina una banda italo-romena: truffavano banche e finanziarie

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05 mag 2015

Da questa mattina la Guardia di finanza del Comando provinciale di Cagliari e della Tenenza di Iglesias sta eseguendo numerose perquisizioni, personali e domiciliari, nell'ambito di un'indagine legata a una maxi truffa agli istituti bancari.

Di: Redazione Sardegna Live

Da questa mattina la Guardia di finanza del Comando provinciale di Cagliari e della Tenenza di Iglesias sta eseguendo numerose perquisizioni, personali e domiciliari, nell'ambito di un'indagine legata a una maxi truffa agli istituti bancari.

Attualmente nel registro degli indagati ci sono i nomi di 33 persone - 18 italiani, 14 rumeni e un moldavo - accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio.

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In particolare, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, che mantengono la massima riservatezza sullo sviluppo delle indagini, sarebbe stato individuata una organizzazione criminale italo-romena specializzata nelle truffe ai danni di istituti di credito nazionali ed esteri, a società finanziarie e agenzie di viaggi.

A seguito di attività di polizia giudiziaria intrapresa d'iniziativa, la dipendente Tenenza di Iglesias ha individuato e segnalato, in più fasi, alla Procura della Repubblica di Cagliari, un sodalizio criminale dedito alla commissione di truffe ai danni di numerosi istituti bancari nazionali ed esteri, società finanziarie e agenzie di viaggi e al conseguente riciclaggio dei proventi ottenuti illecitamente.

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Sono oltre 500 le operazioni finanziarie illegali per un totale di oltre un milione e mezzo di euro, scoperte dalle Fiamme gialle nell'ambito della maxi indagine sulle truffe a banche e finanziarie che ha fatto finire nel registro degli indagati 33 persone. L'organizzazione criminale italo-romena avrebbe approfittato di un problema all'interno dei sistemi interbancari e di un bug nella convenzione "Check Truncation", i tre giorni di tempo che intercorrono dopo il versamento di un assegno e la comparsa della valuta sul conto corrente.

I truffatori, secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Gdf, sarebbero riusciti a incassare gli assegni, anche utilizzando sportelli automatici, senza che gli istituti bancari riuscissero a capire che non erano coperti. I finanzieri stanno eseguendo da questa mattina 19 perquisizioni in Sardegna, cinque in Piemonte, due in Toscana sei nel Lazio e una in Umbria.

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