23 aprile 1965, Tore Burruni diventò campione del mondo. 50 anni da quella storica data
Oggi 23 aprile 2015, a 50 anni da quella storica data, tanti cittadini algheresi, ma in generale tutti gli sportivi, ricordano quel loro concittadino che portò in alto Alghero, la sua città, la Sardegna e l'Italia. A quell'uomo fiero delle proprie origini,
Di: Redazione Sardegna Live
“Tore Burruni è stato certamente uno dei nostri migliori pugili, ma è stato anche un uomo straordinario, un campione di modestia come pochi, un esempio e una lezione per tanti atleti che si sentono campioni senza esserlo”, raccontava Rino Tommasi in un articolo pubblicato sulla Gazzetta dello Sport il primo aprile 2004, due giorni dopo la morte del campione.
E proprio in quello stesso articolo il giornalista ricordava quel 23 aprile 1965
Oggi 23 aprile 2015, a 50 anni da quella storica data, tanti cittadini algheresi, ma in generale tutti gli sportivi, ricordano quel loro concittadino che portò in alto Alghero, la sua città, la Sardegna e l’Italia. A quell’uomo fiero delle proprie origini, la stessa Alghero gli è stata sempre riconoscente. Soltanto dopo un anno dalla sua morte, la strada di circonvallazione per Fertilia porta il suo nome.
Sul Corriere della Sera dell’11 aprile 2003, in occasione del suo 70esimo compleanno, Mario Gherarducci scriveva: “Steve Klaus, il leggendario allenatore che ha guidato le prime stagioni professionistiche di Burruni, diceva di lui: “È un fenomeno. Di pugili così ne ho conosciuti pochi». E Umberto Branchini, il manager che nel ' 61 ereditò da Klaus la procura di «Tore», riferiva di non essersi mai imbattuto in un pugile tanto sereno. Spesso, infatti, si addormentava tranquillo sul lettino dei massaggi, e lo fece anche quel 23 aprile ' 65 a Roma”.