Falsificavano le carte per evitare il crac del gruppo imprenditoriale Nivola
La Guardia di finanza di Nuoro smaschera una banda di professionisti “al soldo” di spregiudicati imprenditori bancarottieri. Si tratta di un avvocato, un notaio e cinque commercialisti, da oggi interdetti dall'esercizio della professione. Eseguito anche un obbligo di dimora nei confronti di un imprenditore.
Di: Redazione Sardegna Live
La Guardia di finanza di Nuoro smaschera una banda di professionisti “al soldo” di spregiudicati imprenditori bancarottieri.
Si tratta di un avvocato, un notaio e cinque commercialisti, da oggi interdetti dall’esercizio della professione. Eseguito anche un obbligo di dimora nei confronti di un imprenditore.
In tutto sono 16 gli indagati.
Secondo le indagini della Guardia di Finanza, gli indagati falsificavano le “carte” per evitare il crac del gruppo imprenditoriale NIVOLA ed evitare così che, dal fallimento, potessero venir fuori le “razzie predatorie” compiute sui beni delle società dai loro amministratori: era questo il compito dei professionisti assoldati da Angelo Nivola, imprenditore del settore edile e amministratore di fatto della Nivola Giuseppe S.r.l., finito ai “domiciliari” esattamente un anno fa, per bancarotta fraudolenta, ad opera delle Fiamme Gialle di Nuoro, coordinate - come oggi, anche in quell’occasione - dal Dott. Andrea Schirra, magistrato della Procura di Nuoro.
I professionisti sono stati tutti interdetti dall’esercizio della professione
Per arrivare a una soluzione concordata della crisi dell’impresa (l’ammissione cioè alla procedura di concordato preventivo) e, quindi, salvare le società Nivola da fallimento certo, era necessario presentare al giudice delegato del fallimento e ai creditori una situazione contabile societaria, un piano concordatario e l’attestazione di un professionista che
Per la stesura materiale del falso Piano e dell’attestazione di validità (redatti, comunque, con la continua assistenza del professionista nuorese, E.A., e dello stesso Angelo NIVOLA), sono stati, alla fine, individuati i commercialisti di Oristano,
Per tali motivi il Sostituto Procuratore Andrea Schirra contesta ai predetti professionisti i reati di corruzione in atti giudiziari, falsa attestazione e falso in atto pubblico.
Ma non è tutto. Non si esauriva qui, infatti, la schiera dei “colletti bianchi” vicini a Angelo NIVOLA per la realizzazione dei suoi obiettivi criminali: si va dal notaio ligure, F.A. - accusato di aver registrato un atto pubblico diverso - poiché falsificato - da quello precedentemente rogitato - al ragioniere di Nuoro, A.L.B., tirato in ballo dall’imprenditore per cercare una “testa di legno” cui affidare il ruolo di fittizio liquidatore di altra società riconducibile al NIVOLA - la “APPALTI e COSTRUZIONI S.r.l.”, oggi fallita