Gesturi. Il sindaco Sedda: "Nessuna strage di Cavallini della Giara, lo scheletro del puledro è lì da anni"

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04 dic 2014

Nessuna strage di cavallini selvatici sulla Giara, come denunciato dal deputato Mauro Pili (Unidos) con comunicati e immagini choc sui social network. Lo dice Gianluca Sedda, sindaco di Gesturi, comune con maggiore proprietà terriera sull'altopiano fra Marmilla e Sarcidano, che parla di "un caso che non esiste".

Di: Redazione Sardegna Live

Nessuna strage di cavallini selvatici sulla Giara, come denunciato dal deputato Mauro Pili (Unidos) con comunicati e immagini choc sui social network. Lo dice Gianluca Sedda, sindaco di Gesturi, comune con maggiore proprietà terriera sull'altopiano fra Marmilla e Sarcidano, che parla di "un caso che non esiste".

Anche le foto pubblicate su Facebook non sarebbero realistiche: "Lo scheletro del puledro - sostiene il sindaco di Gesturi - è lì da anni, il cavallino riverso nella pozzanghera è sempre lo stesso ripreso da angolazioni diverse, le altre foto chi sa di quando sono".

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Il parlamentare sardo aveva sostenuto che i cavallini stanno morendo numerosi a causa degli stenti alimentari e per le epidemie non curate, con la Regione Sardegna prima responsabile della moria denunciata.

A supporto delle affermazioni del sindaco di Gesturi sono arrivate le ammissioni del Servizio veterinario della Asl 6 di Sanluri a cui non sarebbero giunte segnalazioni della morte di cavallini per stenti e malattie. Della strage in atto non avrebbero trovato traccia neppure i vigilantes della cooperativa che per conto dell'Unione dei Comuni della Marmilla accudiscono i cavallini (fra i 600 e gli 800 capi) quotidianamente e provvedono al loro sostentamento nei periodi di crisi di pascolo e di acqua. La condizione generale dei cavallini sarebbe addirittura migliore rispetto ad anni passati.

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"Nel 2014 ne sono morti appena 30, e tutti per cause naturali - ha precisato il sindaco di Gesturi -, ma ne sono nati ben 130. Un saldo nettamente positivo che la dice tutta sul loro stato di salute".

Questo sarebbe il periodo di maggiori decessi: debolezza genetica, vecchiaia, debilitazione dopo l'estate siccitosa e ritardo della crescita del nuovo pascolo, le tipiche malattie a cui sono soggetti gli animali allo stato brado.

"E' la selezione naturale - ha aggiunto il sindaco - anche i cavallini hanno il loro ciclo vitale, come gli umani".

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