Silvia Bencivelli: «La colpa delle bufale? È il nostro cervello»

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06 dic 2017

Un’entusiasmante performance della giornalista freelance agli “Incontri ravvicinati con la scienza”, ’iniziativa organizzata da Aristeo e SAT

Di: Antonio Caria

Spigliata e spontanea, linguaggio chiaro e informale con passaggi di gradevole ironia. Si è presentata così Silvia Bencivelli, giornalista scientifica freelance tra le più affermate in Italia, al secondo appuntamento degli “Incontri ravvicinati con la scienza”, organizzati dal Circolo Culturale Aristeo e dalla Società Astronomica Turritana, che si è tenuto all’Auditorium ex Convento del Carmelo di Sassari.

Medico, docente universitaria, autrice e conduttrice radiotelevisiva per la Rai, collaboratrice di numerosi quotidiani e scrittrice, Bencivelli ha ripercorso alcuni passaggi fondamentali della storia scientifica del Novecento.

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«Bisogna conoscere la scienza per non essere talebani della scienza – ha spiegato ai ragazzi –. La verità non è un concetto dogmatico, ma provvisorio, e gli scienziati spesso riflettono inconsciamente nelle loro teorie le costruzioni sociali e politiche della loro epoca».

Citati anche Einstein, Oppenheimer e il progetto Manhattan che ha portato alla realizzazione della bomba atomica americana. Inoltre, la giornalista ha evidenziato alcune scoperte scientifiche viste attraverso il filtro delle titolazioni dei giornali. Stupore degli studenti nel verificare che le stesse notizie apparivano assai diverse sui quotidiani di destra rispetto a quelli di sinistra.

Per quanto concerne le fake-news, la divulgatrice ha rimarcato come il problema nasca ben prima di internet. Basti pensare al celebre aneddoto su Nerone che avrebbe incendiato Roma, una bufala clamorosa che tutti ancora conosciamo come vera. In quel caso però, a fare la parte di Facebook fu Svetonio. La colpa, per la giornalista, è del nostro cervello che

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«preferisce vedere il ghepardo dietro un cespuglio anche quando è un gatto, piuttosto che essere ottimista e rischiare di essere mangiato».

A suo modo di vedere, quattro sono i modi per difendersi: dare fiducia ai professionisti, soprattutto in campo medico, e in particolare alla maggioranza e non ai “guru” isolati, non dare credito a chi teme il confronto con la comunità scientifica, ma preferisce esposizioni da palcoscenico televisivo, cercare di capire quali siano gli interessi di chi manifesta singolari posizioni scientifiche e, infine, imparare a fare esercizio su di sé riconoscendo i propri errori. «Dire “io ci sono cascato” è un esercizio che dovremmo fare tutti, anche perché nessuno può dirsi al sicuro dalle bufale».

Il prossimo appuntamento Il prossimo appuntamento con gli “Incontri ravvicinati con la scienza” è per il 18 dicembre con al presentazione dell’intervento “Astronomia o Astrofisica?” da parte dell’astrofisico Andrea Possenti, in programma al Liceo Marconi alle 11.00. La partecipazione è gratuita e su prenotazione. Per informazioni chiamare il 339 7760176.

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