Tragedia a Galtellì. Il parroco del paese: "Bisogna dare tutto l'affetto che meritano ai genitori del ragazzo"

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10 gen 2018

Ieri sera i giovani della parrocchia si sono fatti promotori di una fiaccolata silenziosa

Di: Ansa

Trovare il modo di confortare i genitori di Francesco, il 14enne morto suicida a Galtellì è quasi impossibile, "ma bisogna dare tutto l'affetto che meritano ai genitori del ragazzo", il sindaco del paese Giovanni Santo Porcu e la moglie Giuseppina, oltre che ai due sorelle della giovane vittima.

Ne è convinto il parroco don Ruggero Bettarelli che invita la comunità a cogliere il segnale di disagio arrivato da questo adolescente che lunedì pomeriggio si è sparato in casa con un colpo di fucile alla testa.

"Purtroppo non ci sono parole perché il gesto lascia annichiliti - dice all'ANSA il sacerdote - ma è giusto stare vicino ai familiari e mandare un messaggio di speranza ai giovani. Per fare questo prendo in prestito le parole di Giovanni Paolo II 'Fate della vostra vita un capolavoro'. Francesco aveva appena iniziato a vivere e lui ora non può raggiungere questo obiettivo, ma è l'invito che io faccio ai nostri ragazzi che devono riflettere sulle parole del Papa".

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Proprio i giovani della parrocchia si sono fatti promotori di una fiaccolata silenziosa partita dal centro del paese e arrivata fino alla villetta della famiglia Porcu, per stringersi attorno a loro e dare l'ultimo saluto al ragazzo.

"E' necessario cogliere il segnale di disagio che è arrivato da Francesco - dice don Bettarelli - un adolescente un po’ timido e introverso, ma che stava bene con tutti. Sono fatti che segnalano un allarme nella comunità. Per questo invito a costruire e a progettare un percorso diverso. Deve essere un percorso che dedica più attenzione ai ragazzi e ai genitori nel difficile compito dell'educazione dei figli".

Infine il sacerdote dedica due parole al papà di Francesco, piegato dal dolore.

"Giovanni è un sindaco che ha sempre avuto tanta sensibilità per il mondo giovanile e che adesso sta vivendo un momento drammatico - sottolinea il parroco - Resteranno sempre dei perché su quello che è accaduto a Francesco. 'Deus caru' è stato il grido disperato del padre dopo la tragedia, quasi a chiedere la risposta a Dio".

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