Maltrattamenti sugli anziani: arrestata la titolare della comunità alloggio "Villa Rosina"

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11 gen 2018

"Aiuto, aiuto, aiuto": le grida registrate dalle intercettazioni ambientali

Di: Redazione Sardegna Live

Anziani vittime di condotte violente di natura fisica, psicologica e morale, caratterizzate principalmente da costrizioni, vessazioni, lesioni, escoriazioni e immobilizzazioni della persona. E’ quanto sarebbe emerso dalle indagini della Squadra mobile di Oristano iniziate da febbraio 2017.

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A seguito delle stesse indagini, la titolare, di 60 anni, Loretta Puddu, della casa di cura Villa Rosina di Oristano, è stata denunciata dagli agenti, richiedendo e ottenendo altresì il provvedimento della misura cautelare degli arresti domiciliari, con divieto di comunicazione con estranei, emesso dal GIP del Tribunale di Oristano lunedì scorso, 8 gennaio, ed eseguito dagli agenti della Squadra Mobile, diretti dal Commissario Capo Samuele Cabizzosu. L’indagine è stata globalmente coordinata dal Procuratore della Repubblica di Oristano, Dottor Ezio Domenico Basso.

Le lunghe indagini hanno visto la Squadra Mobile impegnata in particolare nell’attività d’intercettazione telefonica dell’utenza intestata e in uso all’indagata e ambientale in varie camere della comunità. Ma non solo, sono state ascoltate persone informate sui fatti e coloro che hanno sporto denuncia e che hanno permesso di ricostruire che i primi fatti sarebbero cominciati nel 2015.

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Secondo quanto riferito dagli investigatori, esistevano “situazioni e condizioni d’incuria in genere e/o inadeguata e/o ritardata cura nei confronti degli anziani ospiti, per i quali sussistono specifici obblighi, quali la corretta e regolare igiene della persona, del vestiario, del suo alveo e degli spazi alla stessa indispensabili, l’adeguata e, all’uopo, personalizzata nutrizione, nonché la protezione della loro persona in genere”.

Inoltre, “di rilevanza probatoria è stato, altresì, il riscontro dell’indiscriminata ed irregolare somministrazione di farmaci agli anziani, finalizzata a farli apparire particolarmente rilassati di fronte ai loro familiari e visitatori e ad evitare che gli stessi disturbassero, soprattutto nel corso della notte, coloro che erano addetti alla loro vigilanza e tutela”.

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Sempre secondo quanto riferito dalla polizia, la titolare della casa di cura, in un episodio, avrebbe minacciato un anziano, che “disturbava con i suoi lamenti”, di provocargli intenzionalmente del dolore al piede, sofferente a causa di patologia diabetica.

Altro fatto di rilievo “è la condizione di sopore degli anziani ospiti della comunità, riscontrata nelle comunicazioni captate nel corso dell’attività investigativa quando si è sentito che i sanitari avevano riscontrato un eccesso di sedazione. Peraltro la stessa falsificazione dei parametri vitali, con i conseguenti pericoli per le persone, sono stati analogamente riscontrati in alcune conversazioni”.

In particolare una paziente avrebbe dichiarato che “la titolare le strizzava il seno poiché gelosa della abbondanza di misura della degente; altresì quando la stessa donna era senza dentiera la titolare le allargava la bocca senza motivo e altre volte le premeva sugli occhi coi pollici causandole dolore”.

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