Caso Moses Concas, il sindaco di Sassari: "Sono dispiaciuto, mi scuso con l'artista"
L'artista: "I vigili sono stati gentilissimi"
Di: Pietro Lavena
Il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, ha commentato la discussa vicenda dell’allontanamento del musicista Moses Concas da piazza d’Italia. L’esibizione spontanea dell’armonicista di Iglesias, destinata ai passanti del centro cittadino, è stata infatti interrotta, nel pomeriggio del 3 aprile, da due motociclisti della polizia municipale che hanno invitato l’artista, noto in tutta Europa, ad abbandonare la sua postazione.
“Sono davvero dispiaciuto per quanto accaduto martedì sera in Piazza d'Italia all'armonicista Moses Concas – ha commentato il primo cittadino Sanna –, a nome di tutta l'Amministrazione mi scuso con l'artista.
“L'episodio di intervento dei vigili è avvenuto a seguito di reiterate telefonate di protesta pervenute al centralino del Comando della Polizia Municipale, da parte di una signora residente nella piazza, alterata e infastidita dalla diffusione della musica. Gli agenti non hanno fatto alcuna multa, hanno chiesto a Moses se avesse una qualche autorizzazione, e a quel punto l'artista, scusandosi ha lasciato la piazza”.
“La circostanza – ha spiegato il sindaco di Sassari – ha messo in evidenza la necessità che la nostra città, come altre in Italia, si doti di un apposito regolamento
Conclude Sanna: “L’occupazione dello spazio da parte dell’artista e dell’eventuale strumento od apparato non lo faremo rientrare nella normativa che disciplina l’occupazione del suolo pubblico purché non superi, nel complesso, un certo numero di metri quadrati e sia costituita da materiale leggero, facilmente spostabile e rimovibile, attinente all’esibizione. L’occupazione temporanea del suolo sarà concessa a titolo gratuito”.
Nel frattempo, lo stesso Moses Concas, intervistato da L’Unione Sarda, aveva spiegato: "Da tempo avevo l’idea di suonare a Sassari, per vivere le strade in maniera estemporanea, elemento che appartiene alla mia musica. Intorno alle 18.30, quando qualcuno aveva cominciato ad avvicinarsi a me, e mi aveva riconosciuto, sono arrivati i vigili. Ho capito subito che qualcuno li aveva chiamati, quindi ho terminato la canzone, a ritmo dei loro clacson, e mi sono fermato. Sono stati molto gentili, li ho accolti con un sorriso; mi hanno chiesto i documenti e ho spiegato che non stavo vendendo nulla, volevo solo suonare”.
“Qualche ragazzo ha chiesto spiegazioni, 'non sapete chi è?', dicevano. Ma io per primo non mi aspetto che tutti mi riconoscano, ci mancherebbe. Quindi, una volta chiarito, ho raccolto le mie cose e mi sono allontanato, spostandomi in un’altra piazzetta del centro storico, a basso volume. Senza problemi. Sono stati davvero cordiali".