“Street Art Sardinia”, il Comune promuove il progetto contro la dispersione scolastica

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18-04-2018

L’assessore Yuri Marcialis. “Due importanti strumenti che si avvicinano molto agli interessi dei ragazzi: i laboratori artistici e lo sport”

Di: Alessandro Congia

Si aggira attorno al 26 per cento, la dispersione scolastica in Sardegna, prima fra le regioni d’Italia. Un progetto presentato stamani in Comune a Cagliari nella sede dell’Assessorato comunale all’Istruzione di viale san Vincenzo, punta a contrastarla attraverso una serie di iniziative che si svolgeranno nell’arco dei prossimi 6 mesi e che inizialmente coinvolgerà una decina di ragazzi fra gli 11 e i 17 anni di Is Mirrionis, San Michele e Sant'Avendrace. Con loro docenti, graffitari e writers, rapper e musicisti, registi, attorie, stilisti, make-up artist e istruttori sportivi.

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Ad accogliere “Street art Sardinia” - questo il titolo dell’iniziativa - l’assessore Yuri Marcialis. “Quello della dispersione scolastica - ha detto – è un tema molto caro all’Amministrazione comunale che per combatterla ha impegnato risorse importanti, che sono passate da 230.000 a 1.120.000 euro in fase di assestamento di bilancio”.

Non solo. A ciò si aggiunge “la rimodulazione delle tariffe delle mense scolastiche e, tra le altre, le attività di contrasto al bullismo”.

“Il progetto proposto da Elèt eventi, va nella direzione tracciata dall’Amministrazione comunale. In particolare perché utilizza due importanti strumenti che si avvicinano molto agli interessi dei ragazzi: i laboratori artistici e lo sport”, ha concluso il rappresentante della Giunta Zedda.
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Due gli istituti comprensivi coinvolti in “Street art Sardinia” - il “Satta – Spano – De Amicis” e il “Giusy Devinu” - un istituto professionale – il “Sandro Pertini”, a cui potrebbero a breve aggiungersi i ragazzi del tecnico “Grazia Deledda”, ha spiegato Ignazia Concas di Elèt, annunciando che i giovani coinvolti “potrebbero arrivare sino a 30”.

All’incontro erano presenti anche lo scrittore Massimo Granchi, autore di “Occhi di sale”, e Stefano Ledda, direttore artistico Teatro Sant’Eusebio di via Quintino Sella e che ospiterà tutti i laboratori. E l’evento conclusivo: un convegno, la proiezione di un corto realizzato dai ragazzi con la regia di Mario Giua Marassi, un’esibizione di artisti e una mostra fotografica che testimonierà il percorso compito dagli stessi ragazzi.

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