Disabilità, critica ingiusta su TripAdvisor per un caffè. Luciano, Oasi Cafè: “Evita la 4° fermata al Poetto”

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19-04-2018

Ecco la vicenda avvenuta al Poetto di Cagliari: “Chi ha criticato quella persona non ha capito nulla della sensibilità verso chi ha bisogno dell’aiuto di chiunque”

Di: Alessandro Congia

“Non è mio solito scrivere queste cose, ma l’inutilità di alcune persone nel mondo, quando si palesa con cotanta enfasi, va sputtanata ai 4 venti. Posto che non ce ne fotte una s… di una recensione negativa su Trip Advisor, attendibile quanto la mer.. secca, mi riduce totalmente a icona la deficienza con la quale hai firmato la suddetta recensione. Pubblico gli screen affinchè la gente possa farsi una propria idea. Cog….., non ti sei accorto che la persona che ti ha servito ce la sta mettendo tutta per combattere la sua personale battaglia con tutte le difficoltà del caso?

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Evita la quarta fermata”.

OASI CAFE’ POETTO. Lo sfogo palesemente di ‘rimprovero’ e di profonda amarezza verso una recensione avversa e deplorevole di chi che se l’è presa con chi era di servizio ai tavoli (si celebrava una giornata particolare con persone cosiddette speciali, promossa da Oasi Caffè e una Onlus che inserisce nei luoghi di lavoro pazienti con alcune disabilità intellettive, n.d.r. ), è di Luciano Spiga, titolare di un chiosco-bar al Poetto.

Il chiosco bar della 4° fermata è noto anche per le numerose iniziative di solidarietà strette in sinergia con altrettante associazioni Onlus e non solo, su tematiche importanti, di inserimento per chi ha bisogno: l’episodio di per sé ha fatto letteralmente il giro del web, con tanto di post su

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TripAdvisor, il noto sito che da la possibilità agli utenti di ‘recensire’ e sbottare su criticità o lodi di altrettanti locali, bar-ristoranti e hotel, ma dove spesso le taglienti critiche di pessimo gusto la dicono lunga su veridicità di quel che si legge tra le righe su altrettante location.

INDIGNAZIONE GENERALE. Ma stavolta c’era di mezzo la voglia di mettersi in gioco, di aiutare a crescere alcune persone colpite da patologie e disabilità intellettive, proprio per questo non bisogna relegarli senza motivo anche nel mondo del lavoro. Anzi, Anfass Day Onlus è il motivo per il quale migliaia di gestori di locali in tutta Italia ad esempio, collaborano al bellissimo progetto, inserendo lavorativamente parlando, tante persone che hanno bisogno di un riscatto morale e sociale.

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Da qui il belligerante post di un utente che, quasi certamente non sensibile a queste nobili cause, ha disprezzato l’operato di chi in quel momento serviva ai tavoli. Non è mancato però il post di risposta di Luciano Spiga, che ha fatto notare quanto di più vergognoso sia stato criticare il lavoro di chi in quel momento cercava di combattere la propria battaglia personale e sociale.

ANFASS ONLUS DAY. Anche quest'anno, come ormai abitudine, Anffas apre le sue porte all'interà collettività con l’obiettivo di sensibilizzare e informare sui temi delle disabilità intellettive e disturbi del neuro sviluppo promuovendo un messaggio di speranza affinché si affermino i principi e diritti civili e umani sanciti dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità.

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La Giornata 2018 ha per Anffas un’importanza particolare: il 28 marzo 2018, infatti, Anffas compie 60 anni e quest’anno quindi, l’Open Day consentirà anche di ripercorrere la storia della nostra grande famiglia, una storia caratterizzata da grandi battaglie e grandi conquiste fatte per e con le persone con disabilità e loro famiglie, una storia che continua giorno dopo giorno con tante sfide e tanti traguardi ancora da raggiungere per il concreto e pieno rispetto dei diritti delle persone con disabilità.

L’Open Day 2018 apre così ufficialmente le celebrazioni del nostro sessantennale che si susseguiranno durante tutto il 2018: tutte le strutture Anffas Onlus distribuite sull’intero territorio nazionale, circa 1.000, hanno previsto per il 28 marzo molteplici iniziative – come seminari, proiezioni, convegni, spettacoli e tante altre manifestazioni volte a diffondere la cultura dell’inclusione sociale e della non discriminazione, attraverso la partecipazione attiva delle persone con disabilità, degli associati, degli operatori, dei volontari e di tutti coloro che operano in Anffas – e soprattutto porteranno all’attenzione delle varie comunità i tanti nuovi progetti, anche europei, che vedono le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo impegnate in prima persona, come i progetti sul linguaggio facile da leggere e sulla cittadinanza attiva e non mancheranno ovviamente i momenti dedicati appunto ai festeggiamenti dei 60 anni di Anffas che le Associazioni stanno già pianificando.

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Come per gli anni passati la Giornata vuole diffondere una nuova cultura della disabilità, portando la collettività a contatto con una realtà che è molto distante da quella stereotipata che stigmatizza le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e che le vede, sbagliando, come persone passive e con limitazioni e solo abbisognevoli di assistenza, compassione e strutture e servizi sanitari, o, peggio, solo come pesi.

In occasione degli eventi legati al sessantennale sarà possibile ripercorrere la storia dei 60 anni di Anffas e, di pari passo, la storia di tutte le persone con disabilità italiane e delle loro famiglie. Avere un confronto e un contatto diretto con le comunità ed i territori in cui le nostre numerose associazioni operano in tutta Italia, e di conseguenza un coinvolgimento pieno dell’intera collettiva, consentirà di contrastare gli stereotipi, i pregiudizi e le discriminazioni che purtroppo ancora oggi circondano le persone con disabilità, in particolare con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, e rappresenterà un tassello in più nella costruzione di una società inclusiva che non discrimina nessuno e garantisce a tutti pari opportunità nel pieno rispetto dei nuovi paradigmi culturali introdotti dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità.

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