Polizia, riordino carriere. Bracco: “Urgono i correttivi, appello a Salvini”
“I Poliziotti continuano ad essere penalizzati rispetto al personale delle altre Forze di Polizia”
Di: Alessandro Congia
Il sindacato di Polizia Co.I.S.P (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia), il 4 luglio 2018, durante una manifestazione che si terrà dalle ore 9 alle ore 13, davanti alla Questura di Cagliari, via Amat, lancerà un accorato appello al Signor Ministro dell’Interno Matteo Salvini e al Signor Capo della Polizia Franco Gabrielli affinché si impegnino per il riconoscimento della dignità e professionalità dei Poliziotti.
“Dopo 23 anni di attesa per una necessaria e quanto mai opportuna revisione della disciplina in materia di reclutamento, di stato giuridico e di progressione in carriera, lo scorso anno è stato emanato il D. Lgs. 95/2017 di revisione dei ruoli del personale delle Forze di Polizia c.d. Riordino delle Carriere – spiega nel dettaglio il Segretario Generale Provinciale,
Ebbene, se alcuni dei citati obiettivi possono anche essere stati raggiunti o comunque lo saranno, molti altri - a questo Sindacato ed ai Poliziotti tutti particolarmente a cuore - necessitano di un adeguato aggiustamento normativo per poter essere garantiti e la stessa Legge che aveva dato il via al Riordino delle Carriere aveva previsto la possibilità di emanare dei correttivi entro dodici mesi dall’entrata in vigore del ridetto Decreto e tale termine scade il 7 luglio p.v. Il modo per rimediare quindi c’è ma il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nel corso di una riunione tenutasi lo scorso 28 giugno, ci ha portato a prendere atto che i correttivi immaginati nel complesso scenario del Comparto Sicurezza e Difesa, che sempre più si sta via via trasformando in una gabbia all’interno della quale si vogliono costringere Amministrazioni che poco hanno in comune per status giuridico, ordinamenti, regolamenti e modelli organizzativi, non consentirà affatto di eliminare le tante sperequazioni, incongruenze e illogicità, nonché, per ciò che concerne la disciplina in materia di progressione in carriera, il mancato riconoscimento del merito e della professionalità del personale della Polizia di Stato.
“Da ciò – aggiunge Bracco - la nostra ferma negazione di condividere quello che costituirebbe un provvedimento che non recepisce le legittime richieste delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, la nostra denuncia con la quale si stanno affrontando le questioni legate alla Sicurezza e ai diritti dei Poliziotti … ed il nostro accorato appello al Ministro Matteo Salvini ed al Capo della Polizia Franco Gabrielli affinché si adoperino sempre più a favore dei diritti dei Poliziotti. Quella spinta motivazionale che il Riordino delle Carriere dei Poliziotti avrebbe dovuto dare ai predetti, sta peraltro pericolosamente volgendo verso il basso anche a causa della lentezza con cui si stanno realizzando le macchinose fasi concorsuali. Nell’interesse dei Poliziotti, noi non possiamo accettare tutto questo”.