Pili: “Bocciato lo scempio termodinamico di Decimoputzu”

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28 lug 2018

Il leader di Unidos: “Dopo 3 anni di mobilitazioni e opposizioni, il Consiglio dei Ministri ha sancito in No definitivo alla mega speculazione sulle aree agricole del Campidano”

Di: Alessandro Congia

La devastazione ambientale delle aree agricole del Campidano (così come era stato paventato da cittadini, movimenti popolari e in primis dalla battaglia dell’ex deputato sardo, Mauro Pili), non ci sarà. Dopo tre anni di durissime battaglie e formali opposizioni il Consiglio dei Ministri ha definitivamente respinto il progetto speculativo che voleva realizzare una distesa di quasi 300 ettari di pannelli solari sui pascoli tra Decimoputzu e Villasor. La decisione di Palazzo Chigi arriva dopo una lunghissima mobilitazione che ha coinvolto il mondo agricolo, i comuni, tante associazioni che hanno manifestato con forza la propria contrarietà al progetto: “Decine di atti parlamentari, opposizioni formali alla commissione di valutazione di impatto ambientale sottoscritte da centinaia di cittadini – afferma

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Mauro Pili - hanno consentito di sconfiggere i poteri forti e i faccendieri che hanno tentato maldestramente di espropriare le terre agricole del Campidano. Abbiamo sconfitto poteri forti e faccendieri. Dopo la nostra lunghissima battaglia contro la grande speculazione energetica sui terreni agricoli del Campidano ieri il Consiglio dei Ministri ha bocciato definitivamente il progetto.

È una vittoria straordinaria che premia una grande mobilitazione che ha visto in prima linea il mondo agricolo, i Comuni, le comunità locali, la determinazione di Giovanni Cualbu, l'allevatore proprietario dei terreni che con fermezza si era opposto al progetto.

La decisione del Consiglio dei Ministri accoglie le ragioni delle centinaia di opposizioni che Unidos aveva messo in campo con una mobilitazione senza precedenti. Abbiamo combattuto contro i poteri forti con determinazione e perseveranza, dimostrando che a schiena dritta e testa alta si possono vincere battaglie importanti per la Sardegna e per i sardi. La decisione del consiglio dei ministri rappresenta uno straordinario successo per tutti coloro che hanno creduto nella salvaguardia delle aree agricole e allo sviluppo del territorio nel pieno rispetto dell'ambiente e del paesaggio. Ora occorrono norme stringenti perché mai più possano essere messe a repentaglio quelle porzioni di territorio dedicate allo sviluppo agropastorale della Sardegna".

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Lo ha detto il leader di Unidos Mauro Pili che sulla vicenda aveva condotto una durissima battaglia parlamentare promuovendo lo scorso anno la grande marcia contro la speculazione sui terreni agricoli del Campidano. In quell'occasione, partendo proprio dall'azienda di Giovanni Cualbu, decine di trattori sfilarono per le strada intorno alle aree su cui è stata progettata la speculazione energetico ambientale.

Il pronunciamento di Palazzo Chigi è chiaro e inequivocabile: "Il Consiglio dei Ministri, riscontrato che non ne sussistono le condizioni, a norma dell’articolo 5, della legge 23 agosto 1988, n.400, hadeliberato di non autorizzare la prosecuzione del procedimento di valutazione di impatto ambientale del progetto di impianto solare termodinamico da 55MW denominato “Flumini Mannu”, e delle opere connesse, da realizzarsi nei comuni di Villasor (CA) e Decimoputzu (CA).

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“La distesa di pannelli termodinamici che rischiava di distruggere una delle aree agricole più importanti del Campidano è giunto, dunque, al capolinea. Il coordinamento di Palazzo Chigi dopo diverse riunioni aveva preso atto dell’improponibilità del progetto e giá da un anno aveva trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri il proprio parere contrario. Un parere tecnico consultivo non vincolante tenuto nel cassetto dal precedente governo. Autorevoli fonti di palazzo Chigi hanno riferito che l’esame del progetto ha fatto emergere due gravi contraddizioni, la prima quella paesaggistica e la seconda quella relativa all’uso agricolo di quelle aree. La decisione sul progetto Fluminimannu (Decimoputzu) segue di qualche mese quella sull’altro devastante progetto di termodinamico in aree agricole che riguardava Gonnosfanadiga.

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“Il progetto che devastava le terre agricole del campidano è, dunque, bocciato senza appello. Il piano spregiudicato della Flumini Mannu, società con sede a Londra, per devastare il territorio agricolo di Decimoputzu a colpi di impianti solari destinati a cancellare centinaia di ettari agricoli, è definitivamente archiviato".

“Quello di Renzi - ha ricordato Pili - era stato un vero e proprio blitz contro comuni, associazioni e soprattutto contro i proprietari di quelle aree, allevatori e agricoltori da generazioni, che non solo non hanno mai venduto quei terreni ma sono totalmente contrari a farlo. Si trattava di un progetto devastante sul piano ambientale e paesaggistico approvato su terreni di cui la società straniera non è proprietaria. Il tentativo di un esproprio per una fantomatica pubblica utilità di aree agricole private sottratte ad un allevatore per metterle nelle mani di speculatori e faccendieri della pseudo energia rinnovabile sarebbe stato uno scandalo troppo grande. Un piano scellerato che nascondeva faccendieri e speculatori della peggior specie, visto che pur di far razzia di incentivi milionari pubblici non ci pensano due volte ad occupare terre agricole con la complicità di organi dello Stato e il silenzio di molti”.

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