Bagno di folla per "Calici di Stelle"

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06 ago 2018

Centro storico letteralmente invaso dai turisti. Il vermentino il vino più richiesto

Di: Antonio Caria

Ancora un grande successo di pubblico a Sorso per "Calici di Stelle", giunto alla dodicesima edizione. Sabato scorso, il centro storico è stato praticamente invaso da una marea di visitatori e turisti. Secondo le stime degli organizzatori, la cifra si attesterebbe tra le 15mila e le 20mila unità.

La manifestazione si è aperta con il brindisi augurale lanciato al Palazzo Baronale dal sindaco Giuseppe Morghen assieme al sacerdote don Luca Collu. I primi visitatori si sono riversati, subito, in Piazza del Comune e al Palazzo Baronale per ascoltare la Corale Polifonica Santa Croce, che ha proposto i pezzi più emozionanti del suo repertorio.

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Subito dopo, la marea umana si è riversata agli angoli delle traverse di Corso Vittorio Emanuele e piazza San Pantaleo. Tanto che, secondo gli organizzatori, in alcuni momenti è stato impegnativo spostarsi da uno stand all'altro.

Le protagoniste dell'edizione 2018 sono state le cantine Bagella 1 Sorso, Tenuta Asinara, Antonio Carta, Nuraghe Crabioni, Cantina Sorso-Sennori e Viticoltori della Romangia. Il pubblico si è trattenuto in gran numero fino alle prime ore del mattino.

Tra le diverse tipologie di vini, tutti imbottigliati, il più richiesto è stato senza dubbio il vermentino seguito, al secondo posto, dal rosso cannonau, e al terzo dal moscato.

Grande soddisfazione è stata espressa dagli amministratori comunali, in particolare dalla Vice Sindaca Raffaela Barsi, in rappresentanza dell’assessorato alla Cultura e al Turismo e da Gigi Spanu per le Attività produttive.

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«I vini sono fondamentali per l’economia del nostro territorio e abbiamo dei prodotti che non sono secondi a nessuno – ha affermato il sindaco Morghen –. Le cantine che già stanno operando hanno intrapreso la strada giusta e sono d’esempio per chiunque vorrà intraprendere una nuova avventura in questo campo».

Grande interesse hanno suscitato le mostre pittoriche e fotografiche e una collettiva d’arte di dieci autori sardi. Per l’occasione, al Palazzo Baronale è stato possibile visitare in anteprima il Museo Biddas.

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