Aias-Regione, Pili: “I giudici danno ragione all’Aias, convenzioni in vigore”

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14 ago 2018

Provvedimento di Arru e Moirano respinto al mittente con tanto di ordinanza del giudice che ha disposto il proseguo delle convenzioni in essere

Di: Alessandro Congia

“Le revoche fantoccio delle convenzioni con l’Aias sono state letteralmente bocciate dal tribunale di Sassari”.

Lo ha detto il leader di Unidos Mauro Pili divulgando la decisione del tribunale di Sassari di cancellare il provvedimento di revoca delle convenzioni dell’Aias da parte dell’azienda sanitaria della regione Sardegna.

Provvedimento di Arru e Moirano respinto al mittente con tanto di ordinanza del giudice che ha disposto il proseguo delle convenzioni in essere. Con la decisione chiara e netta il giudice del tribunale di Sassari Silvio Lampus è stato deciso che al contratto dell’Aias con l’ATS Sardegna non può essere applicato in alcun modo l’articolo 1456 del codice civile. Il contratto pertanto non si è risolto di diritto, con l’effetto che la sua efficacia è pienamente in vigore anche dopo il 31 luglio 2018. Lo stesso giudice ha deciso che permangono tutti gli obblighi di prestazione sanitaria dell’Aias e di remunerazione da parte dell’Ats. Il provvedimento è stato di fatto confermato stamane nel tribunale di Sassari con la decisione del giudice di annullare di fatto il provvedimento di Arru e compagni. Il giudice si è riservato di entrare nel merito della causa dopo il 20 settembre ma stamane ha confermato in tutti suoi aspetti la propria ordinanza del 3 agosto scorso. Questo conferma quanto ho denunciato nei giorni scorsi relativamente ad un provvedimento privo di qualsiasi consistenza giuridica e soprattutto irresponsabile teso a far venir meno l’assistenza a 3000 pazienti con patologie gravissime. Il provvedimento di Arru e Moirano è franato sul primo presupposto quello della applicabilità della rescissione ad un contratto convenzione come quello con l’Aias. Hanno sbagliato in pieno il presupposto giuridico di una decisione irresponsabile e spregiudicata. Ora, se avessero onestà intellettuale sufficiente, Arru e Moirano dovrebbero dimettersi perché con il loro agire hanno messo a repentaglio un servizio fondamentale di assistenza per migliaia di pazienti e nel contempo mettendo per strada migliaia di professionisti. È evidente che il mancato pagamento delle ingiunzioni da parte della regione verso l’Aias ha costituito il principale presupposto per tentare di far saltare per aria la gestione dell’Aias con la conseguenza di aprire le porte dell’assistenza a soggetti terzi. Non è un segreto che da tempo società francesi e cooperative rosse si aggirano in Sardegna per tentare di scippare queste convenzioni messe a repentaglio dalle negligenze gestionali della regione. I giudici devono ora valutare cosa realmente sta accadendo in Sardegna nel settore dell’assistenza e della riabilitazione. Vi è un concatenarsi di avvenimenti che non possono essere casuali. Attendiamo le dimissioni del duo Arru e Moirano - ribatte Pili - che hanno dimostrato anche in questa vicenda incapacità e irresponsabilità nel governo di un settore così delicato come la sanità sarda”.

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