Qualcuno salvi Checco. Dietro il fenomeno social storie di droga, alcol e bullismo

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21 set 2018

I video dell'uomo, virali sul web, documentano situazioni sempre più estreme e di violenza

Di: Redazione Sardegna Live

I suoi video, virali sui social, hanno totalizzato migliaia di visualizzazioni, condivisioni e commenti. Ma quella di Checco, bizzarro "personaggio" cagliaritano, secondo quanto racconta chi lo conosce è una storia fatta di disagio e dipendenza da alcol e droga.

Le sue "bravate" hanno fatto il giro del web e il suo linguaggio colorito, il suo modo di fare irriverente ed esuberante, hanno attirato l'attenzione anche di pagine nazionali che hanno condiviso i video diffusi in rete dalle persone che condividono con Checco la quotidianità istigandolo, talvolta, ad eccedere negli atteggiamenti.

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Quella che un tempo era una situazione macchiettistica, che in tanti trovavano persino divertente, si è evoluta, specie nelle ultime settimane, in video che documentano veri e propri atti di bullismo nei confronti dell'uomo.

I contenuti, che ovviamente eviteremo di riportare su questo spazio, sono ancora disponibili in rete. In una delle registrazioni Checco, visibilmente poco lucido e semivestito, viene invitato a tuffarsi in mare da uno scoglio e dopo essere goffamente capitombolato in acqua rimane per qualche secondo immobile, con la testa immersa. Un altro video documenta l'attacco di un cane che, liberato dal padrone, gli azzanna i vestititi sfilandogli i pantaloni mentre lui, terrorizzato e ormai in mutande, chiede che l'animale venga fermato.

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L'ultima foto diffusa sul web è forse la più inquietante (vedi in copertina censurata). Un uomo giace a terra, apparentemente privo di sensi, completamente ricoperto di rifiuti e sacchi della spazzatura. Attenzione, non siamo certi che il protagonista della foto sia Checco. Per quanto la somiglianza sia davvero tanta, la qualità dell'immagine è molto scarsa e non permette di riconoscerlo in maniera chiara. Ma d'altra parte sarebbe solo l'ennesimo episodio di una lunga serie di maltrattamenti.

"E' lui il violento - denuncia qualcuno sui social - picchia la madre per avere i soldi con cui acquistare l'alcol". Ma non esistono giustificazioni per cui un uomo divenga il bersaglio di vessazioni e umiliazioni così come sta accadendo al povero Checco. Le dinamiche familiari e l'ambiente domestico nel quale vive questa persona, forse, meriterebbero maggiore attenzione da parte degli enti preposti.

Di storie come questa, di marginalità e solitudine, se ne vivono ogni giorno in ogni città. Ma in questo caso il degrado e le difficoltà dell'uomo, documentati quotidianamente sui social da chi non conosce il limite fra divertimento e bullismo, accendono i riflettori e l'attenzione di tutti su una vicenda allarmante che rischia di degenerare in maniera sempre più inquietante.

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