Sgominata organizzazione di narcotrafficanti tra Campania e Sardegna: 4 arresti

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11 ott 2018

La droga arrivava in Sardegna nascosta su carichi di piante e fiori

Di: Redazione Sardegna Live

Alle prime ore dell’alba, I militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Sassari e del Servizio centrale Investigazione criminalità organizzata hanno eseguito una misura cautelare personale emessa dal tribunale cagliaritano nei confronti di quattro persone, appartenenti a un’organizzazione criminale campana dedita al narcotraffico tra Campania e Sardegna.

Coordinati dalla locale direzione distrettuale antimafia, nella persona del dottor Guido Pani, i finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Sassari, affiancati dal supporto logistico dello SCICO, attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e servizi dinamici sul territorio, hanno scoperto l’operatività, nella provincia di Sassari, di una pericolosa gang che lucrava ingenti profitti dal traffico di stupefacenti.

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Le indagini nascono dall’attività del controllo del territorio, con particolare riferimento all’approfondimento investigativo nei confronti di persone trapiantatisi nella provincia sassarese dalla penisola.

Il Nucleo PEF di Sassari ha setacciato i contatti dei referenti campani riuscendo a individuare una ramificazione di soggetti, con base ad Alghero e collegamenti ad Olbia e Nuoro, che ha introdotto partite di cocaina dalla Campania, per il successivo smistamento sulle piazze di spaccio sarde.

Referenti dell’organizzazione, hanno spiegato gli investigatori, erano due napoletani (di 41 3 37 anni) che, con l’ausilio di corregionali trasportatori, gestivano traffici di droga tra la Penisola e la Sardegna sfruttando quella che ritenevano una “entrata sicura” nell’Isola ovvero l’utilizzo degli autoarticolati transitanti sulle vie del mare.

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I sodali, oltre a servirsi degli espedienti tipici di chi è avvezzo a commettere reati della specie (utilizzo di utenze telefoniche in uso a soggetti fittizi e ricorso all’uso di slang criptico), al fine di ostacolare i controlli da parte delle forze di polizia, avevano ideato, hanno riferito i finanzieri, una consolidata procedura per il rifornimento e introduzione della sostanza, consistente nell’organizzazione di viaggi verso la Sardegna mediante l’utilizzo di carichi di copertura quali piante e fiori, merci che si prestano facilmente all’occultamento.

Il narcotico introdotto era, quindi, destinato a “grossisti” di origine napoletana – all’epoca dei fatti residenti nel comune catalano e di Macomer, che provvedevano, poi, a rifornire i pusher di stanza in Sardegna.

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L’associazione malavitosa poteva contare su una nutrita schiera di collaboratori cui sono stati notificati sempre in data odierna specifici decreti di perquisizione emessi dall’autorità giudiziaria e che ha visto per l’esecuzione l’impiego di un centinaio di finanzieri in ambito nazionale.

Nel corso delle indagini, invece, sono state documentate 3 importazioni di cocaina per circa 6 chilogrammi mentre sono state arrestate in flagranza di reato nove persone oltre al sequestro di tre autoveicoli, una pistola modello 92 e 54mila euro in contanti.

L’operazione ha coinvolto le province di Sassari, Cagliari, Nuoro, Roma, Massa Carrara, Viterbo, Pescara, Napoli e Salerno.

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