Tre milioni di anziani alla guida: rinnovi facili e pericolosi

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08 gen 2014

L'ennesimo incidente causato da un anziano al volante riapre il dibattito sui rinnovi troppo facili e sulla mancanza di adeguati controlli

Di: Redazione Sardegna Live

Anziani alla guida. Quanto sono pericolosi? Abbastanza visto che la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (S.I.G.G.) avverte che un ultra 75 enne su due ha riflessi rallentati e non dovrebbe stare alla guida. Inoltre, secondo le rilevazioni della Commissione Europea il tasso di incidenti mortali fra gli over 75 è cinque volte superiore alla media ed è doppia l’eventualità di lesioni gravi. Un valido studio condotto da ricercatori italiani delle Università di Roma e Milano, svolto su un campione di over 75 all’inizio del 2012, ha dimostrato che: uno su cinque ha segni di calo cognitivo e scarsa capacità di attenzione; uno su due deficit nei riflessi; il 15% difetti visivi; uno su dieci disturbi del sonno.

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Anche se la maggioranza, degli oltre tre milioni di anziani al volante in Italia, prende la macchina raramente o per brevi tragitti, il rischio di incidenti aumenta pericolosamente. L’ultimo pochi giorni fa a Velletri quando un 85 enne ha sfondato la vetrina di una banca uccidendo un’ignara signora di 71 anni che faceva la fila allo sportello per ritirare la pensione e ferendo altre cinque persone. Agli agenti ha dichiarato di aver sbagliato pedale, anziché premere il freno ha premuto l’acceleratore. E’ chiaro, pertanto, che il rinnovo della patente di un over 75 non può consistere in una semplice e sbrigativa visita oculistica ma in un esame più approfondito che indaghi soprattutto le capacità cognitive, i riflessi dell’anziano e, più in generale, il mantenimento dei requisiti psico – fisici. Accertamenti che andrebbero eseguiti da Medici Specialisti, preferibilmente geriatri, che consentirebbero dunque di ottenere una valutazione complessiva veritiera delle condizioni dell’aspirante conducente. Ciò è fortemente auspicato dagli esperti del

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S.I.G.G. che richiamano maggiore prudenza ed attenzione nell’espletamento delle pratiche relative al rinnovo della patente ad un over 75. Ma la responsabilità non deve essere imputata esclusivamente ai medici abilitati, che di fatto applicano la legge.

Le cause di queste fatali semplificazioni, infatti, affondano le radici proprio nella legge. Il decreto "Semplifica Italia" (decreto legge 9 febbraio 2012 n.5, convertito con legge 4 aprile 2012 n. 35), in vigore dal 10 febbraio 2012, ha infatti eliminato l'obbligo di visita medica presso una Commissione medica locale. Quindi, paradossalmente, il provvedimento del Governo ha pensato bene di semplificare l’iter di rinnovo della patente di guida dopo gli 80 anni, mantenendo solamente la scadenza del rinnovo ogni due anni.

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L’inappropriato provvedimento stona malamente con la necessità di irrigidire i controlli, nella valutazione di prorogare o meno la patente ad un anziano, che è sinonimo di misure appropriate per garantire la loro stessa sicurezza. Test specifici svolti da geriatri o neurologi, cioè esperti che meglio conoscono i loro punti deboli, andrebbero prontamente resi obbligatori e, come ribadisce il Presidente del S.I.G.G. Giuseppe Paolisso, tale inasprimento delle procedure nulla ha a che fare con forme di ageismo.

Daniela Angius

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