Il dovere della memoria: inaugurato a Fertilia l’Ecomuseo Egea

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12 giu 2021

Museo sulla Storia di Fertilia e dell'Esodo dei Fiumani, degli Istriani e dei Dalmati che la hanno completata ed abitata per decenni

Di: Redazione Sardegna Live

"Qui nel 1947 la Sardegna accolse fraternamente gli esuli dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia": è la scritta sulla stele su cui poggia il leone alato di San Marco, testimonianza della storia degli esuli istriani che si intreccia con Fertilia, borgo del Comune di Alghero, dove questa mattina è stato inaugurato l’Ecomuseo Egea.

Un luogo della memoria, che porta la firma degli architetti Stefano Govoni (video in basso), Diego Polese e Diego Masala, è un itinerario immersivo e open air, ricco di postazioni e strumenti multimediali.

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Lo spazio museale più “tradizionale” è collocato in un'area a Nord dell'abitato di Fertilia. Partendo da una porzione delle ex Officine EGAS, infatti, si estende ad un'area contigua di grande valore paesaggistico - ambientale, al confine con la Laguna del Calich, un’emozionante skyline attraversata dal Ponte Romano, uno straordinario e suggestivo reperto archeologico.

Il percorso si svolge in parte all’aperto, tra pannelli, totem digitali e installazioni artistiche e interattive, ma comprenderà anche un padiglione chiuso, dove il visitatore, supportato da ricostruzioni multimediali coinvolgenti, ologrammi, brani da film e documentari, testi e immagini, potrà approfondire la storia della diaspora giuliano-dalmata, la tragedia delle foibe e le sue cause storiche, ma anche gli aspetti sociali, economici e culturali (l’agricoltura, la pesca, l’artigianato nautico, la scuola, la lingua, il canto e le feste) dell’evoluzione di Fertilia: da luogo di esilio a comunità aperta e cosmopolita, esempio positivo di integrazione di persone con differenti origini, lingue e culture.

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Presenti all’inaugurazione del museo, intitolato ad Egea Haffner, la “bambina con la valigia e l’ombrello" immortalata nella fotografia simbolo dell’esodo giuliano-dalmata (foto copertina), autorità politiche, civili, militari e religiose.

Nel video in basso il taglio del nastro e le dichiarazioni di Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e della Sardegna, Piero Mauro Zanin e Michele Pais.

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