Protesta dei Pastori. Cabras (M5S) attacca Salvini: “Ennesimo continentale da sbarco"

"Non sapeva di problemi che durano con tempi secolari, difficolta' che nessun arrembaggio scomposto di 48 ore potrebbe rimettere a posto"

Di: Redazione Sardegna Live

"Il Viminale non era certo la sede giusta, e Salvini ha fatto un buco nel latte. Nel suo intervento alla 'ghe pensi mi' sulla crisi del settore ovino ('entro 48 ore risolvo tutto, non mi alzo dal tavolo se il prezzo del latte non passa da 60 centesimi a un euro'), Matteo Salvini non poteva che sbattere il muso su una realta' molto piu' complicata, dove l'emergenza richiede si' misure speciali, ma non ha i tempi dei Tweet elettorali".

Sono queste le parole scritte su Facebook dal deputato sardo del Movimento 5 Stelle Pino Cabras.

"Puoi fare quello che alza la mandibola (il ganassa in milanese, il barrosu in sardo), ma poi la serieta' del problema prende le tue misure e ti obbliga ad abbassare lo sguardo, verso il caos immediato del settore, e solo dopo a risollevarlo per una prospettiva che vada oltre la data delle elezioni".

"Non poteva che essere cosi', e bene ha fatto chi conosce bene il settore - come i miei colleghi deputati del Movimento 5 Stelle Luciano Cadeddu (pastore) e Filippo Gallinella (presidente della commissione agricoltura) - a proporre un programma concreto e realistico", aggiunge Cabras, ricordando che del problema parlo' anche Gramsci nel 1919. "Cosi' come trovo molto serie le proposte del candidato alla presidenza della Regione Sardegna Francesco Desogus, che peraltro e' un agronomo".

"L'approccio dell'ennesimo salvatore 'continentale' da sbarco non poteva che ridimensionarsi perche' letteralmente lui non sapeva nulla di un'attivita' umana che c'e' da sempre e ha profondamente modellato i paesaggi e le identita' umane in Sardegna", argomenta il parlamentare M5S. "Non sapeva di problemi che durano con tempi secolari, difficolta' che nessun arrembaggio scomposto di 48 ore potrebbe rimettere a posto senza correggere un intero modello di sviluppo".

"Abbiamo in Sardegna un latte di qualita' eccezionale, di eccellente pascolo, senza il carico di antibiotici degli allevamenti estensivi, e ce lo facciamo pagare 60 centesimi al litro", conclude Cabras. "E ce ne stiamo ancora frammentati, atomizzati, senza una piattaforma che ci porti a un territorio di acquirenti che sta ovunque ci sia internet. E ci si mette invece nelle mani di pochi compratori, esattamente come ai tempi di Gramsci. Il discorso vale per il formaggio, con una platea di acquirenti potenziali che abbraccia il pianeta. Oggi i pastori incontrano il marketing politico, compresi i suoi capitani piu' arruffoni. L'importante e' invece che ora tutti facciamo bene il nostro dovere, con amore per la Sardegna e avendo fede in un vero cambiamento".