A Santa Giusta piantagione con 9mila piantine di marijuana: cinque arresti

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13 ott 2021

Altre tre persone si sono date alla fuga durante il blitz. Nelle abitazioni perquisite altri 350 kg dello stesso stupefacente. Si tratta di una delle più grandi piantagioni mai rinvenute in Sardegna

Di: Giammaria Lavena

La Squadra Mobile della Questura di Oristano ha messo a segno una nuova brillante operazione contro il traffico di sostanze stupefacenti nell’Oristanese, a seguito della quale sono state arrestate cinque persone e sequestrato un ingente quantitativo di marijuana.

Nella tarda mattinata del 9 ottobre scorso, gli investigatori della Questura, coadiuvati dagli operatori del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna, hanno colto in flagranza di reato cinque persone, tutte con precedenti di polizia, mentre erano intente a caricare un autoarticolato con le piante di canapa indiana illegale appena estirpate da una enorme piantagione coltivata all’interno di un terreno sito in agro di Santa Giusta.

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Tra di essi, tutti originari del Nuorese, era presente anche il proprietario del terreno, il quale in un primo momento, pur essendo sprovvisto della documentazione necessaria, avrebbe cercato di convincere gli agenti che le piante erano tutte legali.

Gli accertamenti effettuati dal Gabinetto regionale di Polizia Scientifica hanno invece rivelato il contrario, ossia che si trattava di marijuana illegale, con un principio attivo oltre venti volte superiore a quello massimo previsto per legge (in media del 16% con picchi del 20%, anziché lo 0,6% come tolleranza massima).

Sono state sequestrate quasi 9.000 piante di cannabis indica e, a seguito delle operazioni di perquisizione che hanno interessato tutta l’area e le varie abitazioni presenti nel terreno, sarebbe stata rinvenuta e posta sotto sequestro un’altra enorme quantità dello stesso tipo di stupefacente già essiccato e stoccato all’interno di sacchi termosaldati e posti sottovuoto, per un peso superiore ai 300 chili, suddivisi in 300 pacchi da un chilo ciascuno.

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Sarebbero stati rinvenuti altresì una decina di sacchi stracolmi di marijuana essiccata ancora da lavorare, per ulteriori 50 chili. Si tratta di una delle più grandi piantagioni di marijuana illegale mai rinvenute in Sardegna; dagli accertamenti effettuati dagli investigatori si è potuto inoltre appurare che il terreno nel quale le piante erano state messe a dimora era inizialmente destinato ad accogliere una piantagione legale.

All’arrivo degli agenti i cinque arrestati avevano già estirpato metà degli arbusti e li avevano già caricati a bordo di un Tir, il container del quale era stracolmo e pronto a partire per fare un primo viaggio, cui ne sarebbe seguito un secondo a raccolta ultimata.

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Terminate le procedure di campionatura dello stupefacente la parte restante della droga è stata poi distrutta sul posto, in quanto procedere alla sua globale repertazione sarebbe stato eccessivamente gravoso e il suo stoccaggio nei depositi della Questura non possibile a causa della ingente quantità.

L’operazione odierna è stata messa a segno dagli investigatori a distanza di pochi giorni da un’altra analoga operazione, a seguito della quale venne arrestato un uomo residente a Marrubiu in quanto all’interno del suo ovile gli agenti trovarono e sottoposero a sequestro più di un quintale e mezzo di marijuana, già essiccata e lavorata, pronta per essere immessa nel mercato.

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Il risultato odierno è il frutto del lavoro certosino degli investigatori che, da tempo, su input della Procura della Repubblica di Oristano, stanno monitorando le numerose piantagioni di canapa sativa legale presenti su tutto il territorio oristanese.

L’attività di indagine prosegue per risalire all’identificazione di tutti gli appartenenti al gruppo criminale che si cela dietro la grossa piantagione, anche in considerazione del fatto che almeno altre tre persone, presenti durante la raccolta degli arbusti illegali, sono riuscite a sfuggire al blitz della polizia.

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