Lavoro nero, i Finanzieri scoprono 11 lavoratori in nero in un ristorante: scatta la maxi sanzione

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23-03-2019

La Guardia di Finanza ha ulteriormente potenziato i dispositivi di controllo e di ispezione per arginare il triste fenomeno

Di: Alessandro Congia

Nell’ambito dell’azione di contrasto al sommerso da lavoro, le Fiamme Gialle della Tenenza di Muravera hanno individuato una società, con sede nella zona del Sarrabus ed operante nel settore della ristorazione, che ha impiegato 11 lavoratori “in nero” cioè privi di qualsiasi copertura contrattuale.

Il target selezionato è stato individuato a seguito di attività info-investigativa condotta mediante i servizi di controllo del territorio, successivamente potenziata attraverso l’incrocio con le informazioni presenti nelle banche dati in uso alla Guardia di Finanza.

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In particolare, l’azione dei Finanzieri è stata orientata alla verifica del corretto assolvimento degli obblighi connessi alla corretta formale assunzione e al rispetto delle condizioni contrattuali prescritte dal c.c.n.l. di riferimento.

L’attività di controllo ha preso in esame della documentazione rinvenuta all’atto dell’accesso presso l’attività commerciale e relativa a diversi rapporti di impiego riferiti alla stagione estiva: è emerso quindi che la società, durante la stagione estiva, ha impiegato 11 giovani lavoratori “in nero”, con la mansione di camerieri, senza instaurazione formale del rapporto di impiego, sia sotto il profilo contributivo che quello assicurativo, circostanza questa che, oltre a costituire illecito amministrativo, non assicura ai lavoratori alcuna forma di tutela ed assistenza in caso di infortunio.

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E’ stato altresì accertato che a 10 di questi lavoratori non venivano consegnate in tutto o in parte le buste paga (documentazione che comunque costituiva un pro forma, attesa la non regolarità della loro assunzione) e che invece, per tutti loro, in questi documenti veniva data indicazione solo parziale dei giorni e delle ore effettivamente lavorate, con conseguente mancata liquidazione e retribuzione delle competenze effettivamente spettanti.

E’ stato anche accertato che il datore di lavoro era solito inoltre nemmeno corrispondere integralmente le spettanze indicate nelle buste paga, oltre che, in 6 diverse occasioni, effettuare le retribuzioni in contanti, nonostante dal 1° luglio dello scorso anno, con l’entrata in vigore delle novità introdotte dalla cd. Legge di Bilancio 2018, sia vigente l’obbligo per i datori di lavoro di effettuare il pagamento solo con strumenti tracciabili come i bonifici provvisti di iban, pagamenti elettronici, in contanti presso uno sportello bancario o postale o tramite assegno.

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Il datore di lavoro, diffidato a regolarizzare le posizioni dei lavoratori impiegati “in nero” è stato destinatario di sanzioni complessive pari, nel massimo, a 147.600 euro.

Dall’inizio dell’anno sono 30 i lavoratori in nero scoperti dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cagliari.

Il contrasto al lavoro nero o irregolare rientra tra le funzioni di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, mira ad assicurare le entrate sotto il profilo fiscale, assistenziale e previdenziale, a tutelare da un lato il lavoratore contrastando ogni forma di sfruttamento garantendogli ogni forma di assistenza in caso di infortunio dall’altro gli imprenditori ed i commercianti onesti che rispettano tutti gli adempimenti previsti dalle normative in materia fiscale e di lavoro.

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