Quattro poltrone per i 34 pazienti talassemici, ponte di solidarietà tra il Medio Campidano e la Germania

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19-04-2019

Una bellissima iniziativa a favore di chi ogni giorno combatte questa malattia

Di: Alessandro Congia

Quattro poltrone per accogliere i trentaquattro pazienti talassemici che si sottopongono quotidianamente alle terapie nel Centro Trasfusionale dell'ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino Monreale.

Attraverso il coordinamento di Thalassa Azione Medio Campidano - associazione di categoria che dal 2014 si occupa delle problematiche legate alla talassemia nel territorio - e grazie alla generosità dell’associazione Thalassämiehilfe ohne Grenzen e. V. e della famiglia Boassa si è riusciti a raccogliere i fondi per l'acquisto delle poltrone.

All'ospedale di San Gavino, durante l'incontro di ringraziamento, era presente il personale del Centro trasfusionale, il direttore dell’Assl di Sanluri Antonio Onnis, il direttore del presidio ospedaliero Sergio Pili, Eloisa Abis, presidente dell’associazione Thalassa Azione Medio Campidano, una rappresentanza dell’associazione Tedesca Thalassämiehilfe ohne Grenzen e. V. e i rappresentanti della famiglia Boassa di San Nicolò d’Arcidano.

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Due poltrone sono state donate dalla famiglia Boassa, da sempre molto vicina ai pazienti talassemici e che attraverso questo gesto ha voluto rendere omaggio alla memoria del loro amato figlio Nicola; una poltrona - assieme a un frigorifero e a dieci trapunte - sono stati donati da Thalassämiehilfe ohne Grenzen e. V., associazione tedesca con sede a Waiblingen, che ormai da lungo tempo si dimostra attenta e sensibile alle problematiche legate alla talassemia; una poltrona è stata infine donata dalla stessa Thalassa Azione Medio Campidano.

"Tra la Germania e il Centro Trasfusionale di San Gavino c’è sempre stato un legame molto forte, creatosi sin dagli anni Settanta attraverso la costante raccolta di sangue nella base Nato di Decimomannu e il ponte di solidarietà con il centro di Coblenza, che ha permesso di colmare la grande carenza di sangue che caratterizza da sempre il territorio", spiega Eloisa Abis. "Grazie al costante interessamento dei tedeschi nei confronti della talassemia e all’incontro con Thalassa Azione Medio Campidano, si è creato un nuovo legame con l’associazione Thalassämiehilfe ohne Grenzen e. V. che - seppure con sede in Germania - vede anche la presenza e la collaborazione di alcuni sardi e da subito si è mostrata molto attenta ai bisogni dei pazienti talassemici del Medio Campidano. Thalassa Azione Medio Campidano a nome di tutti i soci e pazienti talassemici ringrazia di cuore chi, attraverso le generose donazioni, ha reso possibile l’acquisto delle poltrone nonché la direzione ASSL di Sanluri e del P.O. e il Centro Trasfusionale per la disponibilità accordata".

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"Un grazie di cuore, sono gesti come questi che fanno comunità", afferma Antonio Onnis, direttore della Assl di Sanluri, "operazioni di questo genere sono il segnale di una relazione che non è solo di cura, ma di affetto soprattutto per quei pazienti che fanno dell'ospedale un luogo di vita. Il senso del dono, del ringraziamento, del voler essere dentro un percorso in cui le persone cercano un sollievo che gli operatori riescono a dare con dedizione, mettendoci l'anima. Mi piace l'idea che questo posto sia dei pazienti, sono loro gli azionisti delle cose che facciamo e anche in periodi difficili, operazioni come questa ci fanno sentire un po' meno soli".

Un ringraziamento sentito anche da Sergio Pili: "Un pensiero nobile e apprezzato. Questo è uno di quei momenti che rafforza e consolida il rapporto tra operatori e pazienti e rende la nostra attività gratificante".

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Jürgen M. Beith, presidente dell’associazione Thalassämiehilfe ohne Grenzen e. V.: "Il collegamento con San Gavino è stato sempre speciale e non si interromperà. Questa amicizia, questo legame unico, continuerà".

"I ragazzi li conosco da quando erano piccoli, mi piace pensare, che, se oggi sono genitori o persone realizzate, in parte è merito nostro", Mariella Canavero, responsabile del Centro trasfusionale.

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