Autista dell’Arst aggredito, Russu: “Vogliamo telecamere e più sicurezza per i nostri lavoratori”

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07 mag 2019

Il segretario territoriale della Fit-Cisl, Alessandro Russu, denuncia una situazione di emergenza

Di: Alessandro Congia

“Siamo venuti a conoscenza, con dispiacere, dai lavoratori dell’Azienda Regionale dei trasporti Arst, di un’aggressione ai danni di un conducente di autobus, a causa di un biglietto non pagato. La vicenda è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri lunedì 6 maggio 2019, verso le ore 19 nell’abitato di Thiesi. Il conducente era in servizio sulla linea Sassari – Padria delle 17.45, sul mezzo sale un passeggero, sprovvisto di biglietto, il quale chiede al conducente di poter acquistare il titolo di viaggio alla fermata successiva, la corsa parte regolare, durante il tragitto pare subito chiaro all’autista che il passeggero in questione non sia assolutamente intenzionato ad acquistare il biglietto e nasce un diverbio. Comunque, appena giunti a Thiesi, il viaggiatore sarebbe stato in grado di regolarizzare tutto. Nulla di tutto ciò”.

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Comincia così la denuncia lanciata dal segretario territoriale Fit-Cisl, Alessandro Russu, sul triste episodio ai danni di un dipendente dell’Arst: “Alla fermata del paese del Mejlogu, Thiesi – prosegue Russu - il conducente viene affrontato fisicamente dal passeggero, strattonato e aggredito con pugni e calci. Una colluttazione dalla quale l’autista ne vien fuori ferito e sanguinante. Arrivano i soccorsi, ambulanza e carabinieri, chiamati dagli altri passeggeri terrorizzati. Il lavoratore viene portato al pronto soccorso, dove riceve le cure e l’aggressore identificato e speriamo denunciato. Come sindacato dei lavoratori dei trasporti ancora una volta siamo testimoni, dell’ennesima aggressione ai danni di un lavoratore, che paga pesantemente con la propria salute, il fatto di aver svolto il proprio dovere. Denunciamo da alcuni anni questa escalation di rabbia e violenza verso conducenti di autobus, controllori, capitreno e addetti di stazione, da parte di persone capaci di “sporcarsi le mani” per pochi euro, tanto costa un biglietto di un autobus. Abbiamo chiesto a più riprese l’intervento dei Ministeri dei Trasporti e dell’Interno, perché servono urgenti accorgimenti a tutela dei lavoratori, ad esempio: telecamere di videosorveglianza, posti guida chiusi (bussolotti), tornelli per accesso in vettura, interventi rivolti ad individuare azioni efficaci di contrasto ad ogni forma di violenza nei luoghi di lavoro. Auspicando pronta guarigione al collega e l’intervento da parte della direzione Arst nei confronti dell’aggressore – ribadisce il sindacalista - chiediamo di attivare con urgenza un tavolo, alla presenza delle istituzioni preposte alla sicurezza dei cittadini e dei lavoratori e lavoratrici, con tutte le rappresentanze sindacali al fine di adottare tempestivi provvedimenti volti a garantire la sicurezza nel posto di lavoro”.

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