Mesina ora rischia una condanna per usura ed estorsione

Annuncio pubblicitario
08-04-2022

Torna in tribunale in un processo che lo vede imputato insieme all'ex direttore di una filiale del Banco di Sardegna, Pierluigi Meloni

Di: Redazione Sardegna Live

Graziano Mesina torna, in videoconferenza dal carcere nuorese di Badu 'e Carros, davanti a un tribunale, questa volta nell'aula della Corte d'Appello di Sassari, in un processo che lo vede imputato per estorsione ed usura insieme all'ex direttore di una filiale del Banco di Sardegna, Pierluigi Meloni.

Ieri la procuratrice generale, Roberta Pischedda, ha chiesto alla Corte, presieduta dal giudice Salvatore Marinaro, la conferma della sentenza di primo grado per entrambi gli imputati: sei anni e otto mesi di carcere per Mesina e cinque anni per Meloni. La notizia, è stata riportata oggi dal quotidiano La Nuova Sardegna.

Annuncio pubblicitario

La presunta vittima del prestito ritenuto "usurario" dall'accusa è l'imprenditore sassarese Marco Milia. L'uomo, nel 2011, si era rivolto a Meloni per un prestito di 40mila euro, ma nella vicenda avrebbe fatto da intermediario lo stesso Graziano Mesina, Secondo gli inquirenti, Meloni, per ottenere la somma, si sarebbe rivolto all'ex primula rossa, il quale anziché 40mila euro, ne avrebbe chiesti indietro 50mila.

Secondo l'accusa, i due avrebbero minacciato Milia ad accettare l'accordo e a consegnare il denaro. Le relazioni sassaresi dell'ex primula rossa, erano state ricostruite attraverso migliaia di pagine relative ad un'altra inchiesta dai carabinieri del Comando provinciale di Nuoro.

Annuncio pubblicitario

Ieri le avvocatesse di Mesina, Maria Luisa Vernier e Beatrice Goddi, e Agostinangelo Marras che difende Meloni, hanno chiesto l'assoluzione degli imputati. Le due legali hanno ribadito quanto sostenuto da Mesina: "Mai concesso prestiti a strozzo, mai preso un soldo in più di quanto avevo dato".

Per Agostinangelo Marras "se il prestito c'è stato non sono state rivolte a Milia minacce perché lo restituisse. Non c'è una sola prova che dimostri che fosse di 50mila euro la somma restituita dall'imprenditore". Il processo è stato aggiornato al 26 maggio per la sentenza.

Annuncio pubblicitario


Possiamo continuare a utilizzare i tuoi dati per rendere gli annunci più rilevanti?

I nostri partner raccolgono dati e utilizzano i cookie per la personalizzazione e la misurazione degli annunci.

ACCETTO

Gestisci le opzioni

Puoi cambiare la tua scelta in qualsiasi momento nel nostro centro privacy

Come raccogliamo e usiamo i tuoi dati

Pubblicità

Il nostro sito web è finanziato dalla pubblicità online. Questo ci aiuta a creare nuovi contenuti e a mantenerli liberi. Quando visiti il ​​nostro sito Web, il tuo browser invia automaticamente determinate informazioni ai nostri partner pubblicitari. Questo include l'URL della pagina che stai visitando e il tuo indirizzo IP. I nostri partner possono anche impostare cookie sul browser o leggere cookie già presenti.Se la personalizzazione della pubblicità è attiva, i nostri partner utilizzeranno le tue informazioni per rendere i tuoi annunci più utili per te.Se la personalizzazione degli annunci è disattivata, non raccoglieranno o utilizzeranno le tue informazioni per personalizzare gli annunci mostrati all'utente. Continuerai a vedere gli annunci, ma potrebbero non essere altrettanto utili. Gli annunci possono ancora essere basati sull'argomento del sito web o dell'app che stai guardando, i tuoi attuali termini di ricerca o sulla tua posizione generale, ma non sui tuoi interessi, sulla cronologia delle ricerche o sulla cronologia di navigazione.

Strumento di Privacy fornito da  Clickio

Indietro

Potresti visualizzare annunci meno pertinenti per te. Questi annunci utilizzano i cookie, ma non per la personalizzazione. Ulteriori informazioni su come utilizziamo i cookie

ACCETTO

Puoi cambiare la tua scelta in qualsiasi momento nel nostro centro privacy


Modifica le impostazioni sulla privacy

Continua a leggere