Caos rifiuti, dipendenti del servizio ritiro sul piede di guerra. Ignazio Lai, Cisl: “Chiesto un incontro urgente con le l'azienda”

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03 lug 2019

Previsto per mercoledi 10 luglio un primo incontro urgente per cercare di risolvere la difficile situazione

Di: Alessandro Congia

Turni degli operatori massacranti, sistema ancora poco chiaro e lacunoso del ritiro dei rifiuti, soprattutto in virtù della differenziata e del porta a porta, che non mette a disagio solo i cittadini, costretti loro malgrado a convivere quotidianamente con le discariche a cielo aperto.

Il documento unitario

C’è molto di più nelle rimostranze dei lavoratori di De.Vizia, EcoNord e Cooplat, tutte messe nero su bianco da un documento unitario di Cigl, Cisl e Uil-Trasporti inviato all’Ati (associazione temporanea di imprese), delle società che hanno l’appalto Rsu e al Commissario Straordinario Comune di Cagliari, Bruno Carcangiu del Comune di Cagliari per chiedere un incontro urgente e definire in

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toto tutte le difficoltà quotidiane riscontrate dagli operatori in strada.

Le proteste

Ora finalmente, a detta di Ignazio Lai (Cisl), c’è un primo riscontro tra le parti chiamate in causa per discutere delle problematiche dello stato di agitazione, che avrà luogo mercoledi 10 luglio: “Le nostre Segreterie Territoriali – è scritto nel documento - ricevono quotidianamente proteste da parte dei lavoratori nell’appalto di cui all’oggetto per molteplici circostanze inerenti la loro attività lavorativa, alcune delle quali vengono qui riassunte in modo non esaustivo. Econord; si fa un ricorso esagerato, e a nostro parere indebito, al doppio turno (4/8 operatori in doppio turno a seconda dei giorni), i carichi di lavoro sono strutturati in modo tale che viene difficile per gli operatori operare rispettando le linee guida dettate dal buon senso oltreché dagli obblighi di Legge. Sempre in Econord, il personale non sa quando potrà usufruire delle ferie estive perché non avendo personale sufficiente per le sostituzioni non è possibile pianificarle. Inoltre, ancora in Econord, registriamo la forte presa di posizione della società e dei suoi responsabili che indebitamente hanno portato via gli indumenti dei lavoratori dagli spogliatoi e li hanno gettati via in un magazzino, mischiando tra loro sia gli indumenti privati che da lavoro, procedura questa che denota una consapevole mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori. De Vizia; Il personale che opera nelle isole ecologiche è in sofferenza per la carenza di bagni adeguati e per l’aumento del carico di lavoro. CoopLat; nella attività di spazzamento, si ricevono quotidianamente rimostranze per il ritiro e carico sulle api, delle buste dei cestini a cui si sommano quelle prodotte dagli operatori durante la loro attività, infatti dopo cinque sei buste che vengono caricate sulle api, non rimane spazio per continuare l’attività. Questa procedura è peggiorata nel momento in cui è stato montato un accessorio ingombrante che occupa metà dello spazio del cassone dell’ape, a ciò si aggiunge il pericolo dovuto allo scarico del mezzo poiché per

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potere effettuare il travaso delle buste all’interno della cassa scarrabile, bisogna letteralmente lanciare (alcune anche molto pesanti) le buste, con tutte le incertezze legate all’aspetto della sicurezza, sempre per la società CoopLat, veniamo informati che in data odierna ha prelevato dalla busta paga di ogni lavoratore una somma di denaro della quale, con un documento di pochi giorni fa, ha chiesto la restituzione di ben cinque anni di indennità erogate a seguito di accordi o comunque riconosciute contrattualmente, a parere della Cooplat però, erogate ma non dovute, riteniamo particolarmente grave l’addebito effettuato in busta paga senza avere avuto un confronto preventivo con le scriventi Segreterie Territoriali, e senza tenere conto – conclude la nota - della conciliazione tombale firmata dai lavoratori e dalla Cooplat pochi mesi fa”. Intanto, nei prossimi giorni, è previsto per l’appunto un incontro tra i sindacati e l’azienda.

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