Coordinamento lavoratori, dopo assemblee a Ozieri pronto documento da presentare in Regione

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31 mag 2022

"Chiederemo un Consiglio regionale straordinario dove discutere i punti esposti"

Di: Redazione Sardegna Live

Il Coordinamento dei lavoratori nato dall’assemblea del 9 aprile a San Nicola (Ozieri) ha prodotto un documento che raccoglie i punti principali dibattuti durante le assemblee tenutesi nelle scorse settimane. "Chiederemo un Consiglio Regionale straordinario - spiegano i coordinatori -, in cui discuteremo punti e criticità che stanno mettendo in ginocchio la nostra terra. La nostra Isola è allo sfascio, e noi vogliamo che la Sardegna e i Sardi tornino a vivere dignitosamente".

SANITA’. E' il primo punto affrontato dal documento. "Deve essere dichiarata l’emergenza. Si chiede che vengano ripristinati i servizi per l’eliminazione del disagio socio-sanitario che quotidianamente affligge le popolazioni del territorio sardo, assicurando il pieno rispetto dei principi costituzionali e dei diritti inviolabili dei cittadini. Ripristino dei servizi e dei reparti che ad oggi risultano essere stati chiusi o ridotti. Rimodulazione al fine di garantire le cure emergenziali presso i pronto soccorso dei vari ospedali. Reintegro di medici specialisti, medici di medicina generale, guardie mediche e pediatri, che negli ultimi 5 anni sono stati ridotti. Reintegro del personale medico e sanitario nei reparti al collasso. Le Asl devono avere maggiore autonomia gestionale perché conoscono le criticità del territorio.

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SANITA’ANIMALE. "Gli allevatori si trovano in grave difficoltà per curare il proprio bestiame, sia per la mancata reperibilità dei veterinari liberi professionisti, sia per l’onorario degli stessi oltre il costo di medicinali, vaccini ecc. Si chiede che la Regione attui una regolamentazione in tutte le ASL della Sardegna, che consenta agli allevatori di poter contare su un’assistenza veterinaria pubblica, atta a garantire sia la prescrizione dei medicinale che l’attività chirurgica. La Sardegna è diventata un contenitore di malattie a provenienza extra regionale (peste suina, lingua blu etc). Serve una cassa continua in modo che si possa intervenire nel risarcire i danni subiti anche in caso di eventi climatici e danni ambientali. Serve rivedere divieti e vincoli alle attività rurali".

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TRASPORTI. "Per gli autotrasportatori Sardi la situazione è diventata insopportabile a causa del caro carburanti, aumento dei biglietti delle navi e i prezzi dei mezzi che sono completamente a loro carico. La recente diminuzione di 4 centesimi è una cifra irrisoria. Si chiede che vengano abbassati i prezzi dei carburanti. Riduzione dei prezzi dei biglietti navi. Introduzione per la categoria di una sorta di ammortizzatore così come per il gasolio agricolo. La reintroduzione dei contributi a fondo perduto per acquisto di mezzi. 

TURISMO E VIABILITÀ. "Una delle fonti di reddito dell’economia sarda è il turismo, ci chiediamo chi verrà in Sardegna considerando i costi per raggiungerla? I Sardi che devono viaggiare per lavoro o per salute, o chi più semplicemente deve rientrare per vedere un familiare, cosa deve fare? Riguardo le strade, non è possibile che quelle che abbiamo oltre che essere poco scorrevoli siano completamente dissestate. Si chiede che vengano abbassati i prezzi di carburanti, biglietti aerei, navali; che ci sia una manutenzione delle strade esistenti e un miglioramento della viabilità. La Regione deve intervenire affinché la nostra terra non diventi luogo d'isolamento e di continuo impoverimento, e far si che viaggiare non diventi un privilegio di pochi".

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SETTORE PRIMARIO. "Una Regione la cui economia è sorretta dal settore primario, la cui produzione è dislocata su tutto il territorio regionale, si ritrova costantemente ad assistere alla chiusura delle aziende agrozootecniche. Per quanto riguarda l'irrigazione: alle quote molto alte si aggiungono anche i disagi dei lavori di manutenzione che vengono effettuati durante il periodo di irrigazione e non preventivamente. Pertanto, chiediamo una rimodulazione delle quote fisse, un costo dell'acqua ad un prezzo politico, lo stop all'utilizzo dell'acqua pubblica e incentivi verso produzioni destinate a biomassa. Per quest'anno chiediamo l'uso gratuito, per rimettere in moto quanto prima il reperimento di materie prime. Serve una sostenibile programmazione colturale volta anche al miglioramento delle caratteristiche dei nostri suoli per un minore utilizzo dei concimi di sintesi. Serve che il produttore primario possa contrattualizzare le proprie materie prima con l'iniziale punto di riferimento basato sul costo di produzione".

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"Servono interventi congrui e immediati per calmierare speculazione e costi per l'approvvigionamento alimentare del nostro bestiame, carburanti, energetici e fabbisogni aziendali, facendo sì che produrre non diventi un lusso che quasi nessuno si potrà permettere. Serve una premialità diversificata nei parametri, volta a ridare sostegno alle vocazioni agrozootecniche dei territori. Servono urgenti interventi per una adeguata viabilità rurale al passo con i tempi, l'approvvigionamento idrico aziendale di acqua potabile sia per uso umano che per il bestiame, interventi di elettrificazione e utilizzo delle fonti rinnovabili per abbattere i costi energetici aziendali. Serve un vero dimensionamento della parte burocratica ormai diventata una vera cappa al mantenimento e proseguo delle nostre attività. Bisogna incentivare l'inserimento giovanile, con una commissione che valuti una preadesione, rimodulando alcuni aspetti per non favorire l'inserimento fittizio a discapito di chi vuole veramente essere un operatore attivo. Servono ristori immediati che non siano rivolti ad un numero ristretto di aziende. In tutti i modi, si cerca di non agevolare la produzione suinicola, favorendo le importazioni, ponendo vincoli e burocrazia infinita che ricadono soprattutto sui piccoli allevamenti. Si chiede che vengano favoriti gli allevamenti suinicoli sardi, con una politica volta al favorire la produzione, rivedendo i vincoli imposti e la burocrazia".

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COMPARTO EQUESTRE. "Il settore equestre ha da sempre rappresentato una voce integrativa nelle aziende agricole sarde. In questo settore è necessario prevedere tempi certi nella erogazione delle vincite, rivedere i modi e i tempi di sostegno agli allevatori di fattrici, veri conservatori della razza anglo araba sarda. Serve una riorganizzazione delle tre agenzie regionali Argea, Agris e Laore, affinché siano capaci veramente di adempiere alle loro funzioni preposte di ente pagatore, ente di ricerca ed ente di coordinamento e attuazione dei programmi di sviluppo rurale. Riguardo Argea si chiede che vengano pagati tutti gli arretrati Psr e Pac spettanti. Serve un ente pagatore capace di far arrivare le premialità con l'inizio dell'annata agraria entro il mese di settembre. Gli stessi allevatori si sono ritrovati a dover fare i tecnici e presentarsi al governo centrale, perché chi ci governa insieme alle associazioni di categoria non è stato in grado di strutturare una Pac, né di tutelare gli interessi di un settore fondamentale.

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Si continuano a subire le sanzioni e bastonate dall’UE, perché non siamo in grado di strutturare dei piani che permettano alla Sardegna di allinearsi all’Europa".

ENERGIA. "Il costo dell’energia, come per i trasporti, incide in maniera cospicua nel bilancio di una qualsiasi azienda, settore, e nella vita quotidiana di ogni famiglia. E’ paradossale che la Sardegna da importante produttore, sia proprio la principale vittima di questa speculazione. Si sta facendo in modo che la Sardegna non possa essere economicamente competitiva, i costi di produzione non permettono di immettere sul mercato prodotti di qualità con prezzi accettabili, e questo fa si che vengano avvantaggiati altri prodotti, provenienti da altri territori e spesso di qualità minore rispetto ai nostri".

"Per i motivi sopra elencati - conclude il Coordinamento -, manifesteremo alla Regione Sardegna tutto il nostro dissenso, ricordando loro, che vi sono le possibilità e modalità per soddisfare i vari punti esposti, una tra le tante: i fondi PNRR".

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