Pecorino Romano. Murgia: “Il piano di regolazione dell'offerta non pone alcun argine alla produzione di eccedenze”
L’Assessora all’Agricoltura: “Ciò espone il sistema alle speculazioni di mercato”
Di: Antonio Caria
“Il piano di regolazione dell'offerta del pecorino romano non pone alcun argine alla produzione di eccedenze ed espone quindi il sistema alle speculazioni di mercato”. Lo dichiara in un messaggio inviato all’assemblea dei soci del Consorzio del Pecorino romano Dop, convocata ieri a Borore dall’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, dove ha ribadito anche il suo “giudizio critico” sul Piano triennale 2019/2022 approvato dal Cda del Consorzio.
“Nel momento in cui – ha aggiunto Murgia – si attribuisce al produttore una quota pari alla migliore delle ultime tre annate senza tenere conto delle giacenze di magazzino, si formalizza di fatto l'autorizzazione a produrre in eccedenza, con i conseguenti effetti già noti fino a oggi”.
“Il sistema della contribuzione differenziata aggiuntiva – ha sottolineato l’Assessora – prevista nel caso di sforamento del tetto produttivo indicato annualmente dal Consorzio, elevata nella proposta a 0,64 euro/Kg di formaggio prodotto, è di fatto vanificata dalla previsione di un sistema di deroghe che rendono poco gravoso lo sforamento del tetto produttivo
Murgia, ha anche chiesto di chiamare a far parte dell'assemblea, “A titolo meramente consultivo e non decisorio, due rappresentanti: uno designato dal Ministero competente e l'altro dall'assessorato regionale dell’Agricoltura”.
