Gergei. Allevatore ucciso a bastonate:spunta una pistola
Sarebbe stata consegnata da uno dei due indagati ai carabinieri
Di: Redazione Sardegna Live
Sarebbe stato Cesare Tiberio Farris, 59 anni, arrestato assieme al figlio Stefano, di 29, con l'accusa di aver ucciso a bastonate Massimo Deidda, l'allevatore di Gergei 63enne, a consegnare ai carabinieri una pistola. Ne dà notizia L'Unione Sarda.
Ai militari della Compagnia di Isili e del Nucleo investigativo di Nuoro, che indagato sotto il coordinamento del sostituto procuratore Alessandro Pili, l'allevatore avrebbe detto che ad impugnare la pistola sarebbe stato Deidda e che, dunque, l'aggressione a bastonate sarebbe avvenuta per legittima difesa. Inoltre, l'uomo - in quelle che potrebbero essere definite spontanee dichiarazioni, utilizzabili per le indagini ma probabilmente inutili non utilizzabili al processo perché avvenute prima dell'arrivo dei difensori - avrebbe anche cercato di
Dopo la consegna della pistola agli inquirenti, il pubblico ministero Pili ha ordinato il test del guanto di paraffina, lo stub, sul corpo della vittima: l'esame è stato effettuato ieri durante l'autopsia - nella quale è emerso che l'uomo è stato colpito con sei o sette bastonate alla testa, alcune delle quali fatali perché hanno fratturato la scatola cranica provocando una massiccia emorragia cerebrale - , ma i risultati saranno consegnati in Procura solo tra qualche giorno, dopo gli esami molecolari.
Oggi, intanto, padre e figlio - assistiti dai difensori Giovanni Aste e Valerio Doa - compariranno davanti al giudice Giuseppe Pintori per l'udienza di convalida che si terrà in carcere a Uta. In quell'occasione il pubblico ministero Pili formalizzerà anche la richiesta di una misura cautelare restrittiva, chiedendo che entrambi restino in cella con l'accusa di omicidio volontario