Gianuario Falchi e Nenneddu Sanna attaccano Palitta: "Accordi disattesi"

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30 lug 2019

Scintille fra i rappresentati dei pastori e il presidente del Consorzio per la tutela del pecorino romano

Di: Redazione Sardegna Live

I rappresentanti dei pastori sardi Gianuraio Falchi e Nenneddu Sanna replicano al presidente del Consorzio per la tutela del pecorino romano dopo "la scomposta e irritata risposta del presidente del Consorzio alla nostra richiesta al Ministro". Sanna e Falchi, nei giorni scorsi, avevano interpellato il ministro Centinaio chiedendogli che garantisse il rispetto degli accordi raggiunti in seguito alla vertenza latte del mese di febbraio.

"Chi ha gestito la partita sino a portarla al disastro attuale - incalzano ora i rappresentanti degli allevatori Isolani - non vuole intromissioni di nessuno, siano essi ministri, assessori, tecnici del ministero o allevatori".

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Il comunicato diffuso ribadisce alcuni punti: "Esiste un verbale dei tavoli ministeriali nel quale le parti si accordano sul fatto che il nuovo Piano di regolazione doveva essere discusso prima nel tavolo alla presenza di rappresentanti del ministro, tecnici del ministero e le componenti degli allevatori. Questo accordo è stato completamente disatteso e il Consorzio è andato per conto suo".

E ancora: "Il Signor Palitta come Presidente di Cooperativa e dunque anche a nome degli allevatori che gli conferiscono il latte ha sottoscritto l’accordo sul prezzo del latte e lo ha difeso pubblicamente per poi affermare oggi che era una fregatura e dunque che lui ha ingannato i suoi soci. Dimentica di dire che l’accordo sul prezzo implicava la riforma della filiera che lui evidentemente non vuole".

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"Al signor Palitta non risulta che abbiamo discusso nel merito le proposte con gli altri allevatori? E’ male informato come sempre e comunque non crediamo che debbano interessargli le nostre modalità di discussione. Pensi a informare gli allevatori che ancora si fidano delle persone come lui che hanno gestito la filiera sino ad ora portandola allo sfascio e ad essere la regione al mondo con la più bassa remunerazione del latte ovino".

"Aspettiamo il tavolo ministeriale - prosegue la nota diffusa a mezzo stampa - per chiarire meglio le nostre proposte. Certo che sentirsi accusare di voler portare il comparto al disastro da chi è corresponsabile da anni della vergogna dell’anno scorso con il latte pagato a 60 centesimi farebbe ridere …se non facesse piangere intere famiglie messe sul lastrico dalle loro scelte. Ribadiamo solo che il nuovo piano deve partire dal latte. Le quote devono essere assegnate sulla base del latte atto a divenire facendo in modo che gli allevatori si portino appresso la loro quota di Pecorino Romano quando si spostano da un caseificio a un altro".

E per concludere: "Dopo le dichiarazioni a Chartabianca del signor Palitta ribadiamo la assoluta necessità che le discussioni con questi signori avvengano al tavolo ministeriale con le garanzie di trasparenza che solo il ministro può dare. E’ giunto poi il momento di affidare la gestione del Consorzio a un manager esterno e competente e non a chi evidentemente rappresenta gli interessi di pochi arroganti e prepotenti".

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