Mancano 334 medici di base in Sardegna, bando della Regione

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07 lug 2022

L’assessore Nieddu: “Abbiamo recuperato enormi ritardi, ora le nuove sedi disagiate e disagiatissime per incentivare i medici”

Di: Redazione Sardegna Live

L’assessorato regionale della Sanità ha pubblicato, ed è da oggi disponibile sul Buras, il nuovo bando per l’assegnazione degli incarichi a tempo indeterminato ai medici di medicina generale per l’apertura degli ambulatori nelle sedi divenute vacanti nel 2021 o ancora senza medico in seguito all’espletamento dei precedenti bandi. I medici avranno venti giorni di tempo per rispondere all’avviso, spetterà poi ad Ares stilare le graduatorie e procedere materialmente all’assegnazione delle sedi.

“Sul piano organizzativo – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – possiamo finalmente dire di aver riportato le procedure d’assegnazione delle sedi carenti in linea con le tempistiche previste dalle regole attualmente in vigore. Questo al termine di una complessa attività avviata per il recupero degli enormi ritardi che avevamo ereditato: basti pensare che nel 2019, all’inizio della legislatura, risultavano non ancora assegnate le sedi carenti dal 2014. Dopo aver assegnato le sedi fino al 2017, abbiamo bandito e assegnato, nonostante il Covid di mezzo, le sedi 2018, 2019, 2020 e ora il 2021”.

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Un aspetto particolarmente rilevante riguarderà l’individuazione delle sedi disagiate e disagiatissime: “Siamo in dirittura d’arrivo – dichiara l’assessore – per definire i criteri che consentiranno l’individuazione di tutte quelle sedi nei Comuni in cui risulta particolarmente difficile trovare professionisti disposti ad accettare incarichi, questo ci consentirà di prevedere incentivi economici per spingere i medici ad aprire o mantenere il proprio ambulatorio proprio in quelle sedi”.

Le sedi vacanti per l’assistenza primaria sono state bandite dalla Regione per l’intero territorio regionale a seguito della ricognizione delle Asl per l’individuazione di tutti quegli ambiti che nell’anno precedente hanno perso il medico titolare, in seguito, ad esempio, al suo pensionamento, o che comunque risultassero ancora scoperti per effetto di carenze registrate in precedenza. “Una sincronia – spiega l’assessore – saltata completamente e ora ristabilita in toto. Questo è un fatto importante perché ora i bandi potranno rispondere a un fabbisogno attuale, aspetto che non poteva essere garantito attraverso assegnazioni a distanza di anni, basate su esigenze del territorio ormai completamente mutate”.

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Sono 334 in tutto le sedi vacanti individuate con riferimento al 2021 e messe a bando per tutti gli ambiti territoriali di cui fanno parte i Comuni che afferiscono ai distretti sanitari delle diverse Asl. Un numero che include anche le sedi rimaste vacanti per mancanza di richieste da parte dei medici al termine delle procedure d’assegnazione del precedente avviso, relativo alle sedi vacanti del 2020, pubblicato ad agosto 2021, che ha visto l’attribuzione di 64 sedi su 141 messe a bando.

“Per dare risposte all’assistenza primaria sul territorio regionale – sottolinea l’esponente della Giunta – abbiamo messo e stiamo mettendo in campo ogni strumento che l’attuale quadro normativo ci mette a disposizione. I risultati raccolti con l’ultima assegnazione certificano, come già denunciato, una carenza di medici che pesa su tutte le Regioni e sulla quale, come abbiamo chiesto più volte sui tavoli nazionali, devono essere trovate soluzioni urgenti da parte del Ministero della Salute, affinché vengano modificate le regole e limiti che allo stato attuale non sono più adeguate a garantire ai cittadini il diritto all’assistenza”.

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