Chiedeva soldi per una inesistente casa per bambini poveri, denunciato dalla Polizia locale

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01 set 2022

Si tratta di un giovane rumeno di 22 anni con precedenti per truffa

Di: Redazione Sardegna Live

Chiedeva con molta insistenza soldi per aprire una casa internazionale per bambini poveri e per convincere i passanti a fare le donazioni mostrava anche volantini. Ma dietro le richieste del giovane rumeno di 22 anni con precedenti specifici per truffa non c’era alcuna struttura per bambini.

Gli agenti della Polizia locale della stazione mobile in piazza Castello lo hanno così denunciato per accattonaggio molesto e truffa e gli hanno sequestrato qualche decina di euro che era riuscito a ottenere con l’inganno. I fatti sono avvenuti ieri nella zona di via Brigata Sassari.

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Gli agenti sono stati avvicinati da alcuni passanti che hanno raccontato cosa stesse accadendo e sono immediatamente intervenuti. L’uomo – residente in Romania e domiciliato a Venezia - dovrà rispondere di truffa, ai sensi dell’articolo 640 del codice penale, e di Esercizio molesto dell'accattonaggio, in base all’articolo 669 bis del codice penale.

La Polizia locale è da sempre al fianco dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli, contro le truffe e da tempo ha avviato campagne di prevenzione e sensibilizzazione. Già nel 2021, appena la pandemia lo ha permesso, il Comando di via Carlo Felice aveva organizzato una serie di incontri nelle chiese, nelle sedi delle associazioni di volontariato e nei luoghi maggiormente frequentati dagli anziani, per spiegare loro come non cadere facili preda dei truffatori.

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Un problema molto grave, e sul quale il Comando pone l’attenzione, è che il truffatore è normalmente una persona furba, che sa conquistare la fiducia della vittima, per tradirla poi a proprio vantaggio. Sfrutta il momento in cui la persona magari è distratta e agisce spesso all’uscita da una banca o da un ufficio postale.

Nel materiale informativo creato e diffuso dalla Polizia locale, che indica i numeri di emergenza da contattare per chiedere aiuto e un indirizzo mail, ci sono consigli molto pratici: mai dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati; non aprire a persone che non si conoscono e controllare sempre dallo spioncino. Usare sempre la catenella della porta se si devono ricevere pacchi o firmare documenti; bisogna fare particolare attenzione nelle vendite porta a porta ed evitarle quanto possibile.

Se inavvertitamente si apre la porta a uno sconosciuto e ci si sente a disagio, meglio non perdere la calma e invitare l’estraneo a uscire, aprendo la porta e ripetendo l’invito a voce più alta, in modo che i vicini possano sentire e venire in aiuto.

Il progetto “Io mi difendo, con la conoscenza e con la prudenza” è finanziato dal ministero dell’Interno e proseguirà anche nel 2023 con nuove iniziative.

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