Decreto latte. Coldiretti Sardegna: “Bene ma dia risalto alla buona annata alle porte”

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20 ott 2019

Battista Cualbu: “Valorizzare i nostri prodotti e il loro legame con il territorio”

Di: Antonio Caria

“Accogliamo positivamente il decreto attuativo della legge 44 del 2019 per il Fondo nazionale latte ovino, ma allo stesso tempo ribadiamo la necessità di dare risalto, da parte di tutta la filiera, alla nuova stagione che si preannuncia positiva visto una produzione di Pecorino romano al di sotto di 270mila quintali (come non accadeva dal 2014 quando portò l’annata successiva alla remunerazione del latte a 1,10 euro al litro al pastore con punte di 1,40 euro-litro), la fine positiva della telenovela dei dazi americani, l’accordo Unione europea e Gran Bretagna e le esportazioni che volano con un + 34% nei primi sei mesi del 2019”.

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Sono queste le parole che Coldiretti Sardegna con le quali ha commentato il decreto attuativo dei ministri delle Politiche agricole e dell’Economia approvato all’unanimità dalla Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

“Abbiamo proposto – ha sottolineato il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – di valorizzare attraverso i distretti la distintività dei nostri prodotti ed il loro legame con il territorio affinché possano diventare un valore aggiunto e incentivare i pastori alla trasformazione diretta del proprio latte favorendo in questo modo la qualità e la competitività del latte ovino, come disposto dalla legge in oggetto”.

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Allo stesso tempo, secondo Coldiretti Sardegna, con questo fondo, “Si ha l’occasione di garantire la trasparenza nelle produzioni per il consumatore e il produttore del pecorino simbolo ed orgoglio dei pastori, il Fiore sardo Dop, attraverso il finanziamento dell’approfondimento e la realizzazione della tecnologia necessaria per stabilire l’utilizzo o meno di latte crudo per la produzione di uno dei pecorini più antichi d’Europa”.

“Ma allo stesso tempo – ha rimarcato – occorre anche non continuare a confondere maliziosamente la scorsa annata con quella che sta per cominciare che si preannuncia molto positiva per tutta la filiera”.

“Non ho sentito nessuna voce positiva sulla nuova annata che parte con i migliori presupposti – ha aggiunto il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. E’ importante dirlo che questa che sta arrivando sarà una buona annata. Era dall’annata 2013 – 14 che non si produceva cosi poco Romano (l’annata successiva, ricordo, il latte si pago a 1,10 euro al litro al pastore e il prezzo del Pecorino romano batté tutti i record superando anche Parmigiano e Grana). Le esportazioni stanno andando a gonfie vele con un + 34% nei primi sei mesi del 2019 in tutto il mondo. Adesso, inoltre non abbiamo più l’assillo dei dazi, né americani, né gli eventuali per la Brexit”.

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