Allarme cinghiali. Coldiretti: “In Sardegna un incidente ogni tre giorni”

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07-11-2019

Battista Cualbu: “I risarcimenti stanno passando in secondo piano”

Di: Antonio Caria

Si è tenuto questa mattina in piazza Montecitorio a Roma, il blitz di migliaia di agricoltori, allevatori, cittadini, esponenti istituzionali, sindaci e ambientalisti per protestare contro l’invasione dei cinghiali e degli animali selvatici.

Presente anche una delegazione arrivata dalla Sardegna. Una vera e propria emergenza secondo le stime di Coldiretti su dati Regioni e Osservatorio Asaps, in Italia: sarebbero infatti diecimila gli incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici con 13 morti nei primi nove mesi del 2019 contro gli undici registrati in tutto l’anno precedente.

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In Sardegna sono stati stimati oltre 100 incidenti all’anno, con una media di un incidente ogni 3/4 giorni. In circa il 90% dei casi causati da cinghiali.

“Ma si tratta – sottolinea la Coldiretti – solo della punta dell’iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull’asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell’animale con il quale ci si è scontrati”.

In base uno studio della Regione, gli incidenti si concentrerebbero con percentuale maggiore tra luglio e ottobre, con la ricerca di nuovi pascoli e la presenza dei cuccioli mentre il picco si ha a novembre con l’apertura della stagione venatoria che li spinge verso la ricerca di aree più sicure.

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“Nel 2018 un incidente grave su 5 provocato dai selvatici è avvenuto di notte – ha aggiunto Coldiretti – ma sono le ore dell’alba e quelle del crepuscolo le più a rischio, con i branchi di cinghiali che si muovono razziando cibo nelle periferie urbane o distruggendo campi e colture, riuscendo a percorrere fino a 40 chilometri alla volta”.

“Il problema – rimarcano– è che non sempre i cinghiali rimangono sul luogo dell’incidente, visto che l’animale anche ferito si rifugia nella boscaglia o nei prati, oppure succede che lo schianto contro un albero, un cippo chilometrico o lo sbandamento e l’uscita di strada si verificano proprio per evitare l’impatto con l’animale che scappa senza lasciare tracce. All’automobilista, sempre che non debba essere portato in ospedale, non rimane che chiamare il carroattrezzi e rassegnarsi a pagare i danni senza neppure poter denunciare l’accaduto considerata la mancanza di prove.

“Purtroppo i risarcimenti stanno passando in secondo piano – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu presenza questa mattina a Roma -. Ormai sta diventando un problema di sicurezza delle persone, che merita maggiore attenzione e nuove soluzioni visti i risultati. Bene ha detto il presidente nazionale Ettore Prandini nel chiedere di agire in modo concertato tra Ministeri e Regioni, Province e Comuni ed avviare un piano straordinario senza intralci amministrativi”.

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