Dipendenti delle sale bingo senza stipendio da gennaio

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08-11-2019

I lavoratori annunciano manifestazioni di protesta

Di: Redazione Sardegna Live

Prosegue la battaglia dei sessanta lavoratori delle sale bingo sarde che non ricevono lo stipendio da gennaio 2019. I dipendenti della Sardinia Holidays (bingo) e Palace Games (sala slot machine) sono ancora per strada. Le segreterie territoriali Fisascat Cisl e Uiltucs, rappresentate rispettivamente da Monica Porcedda e Silvia Dessì, vogliono fare chiarezza e dare risposte certe ai lavoratori che non sanno come arrivare a fine mese. I lavoratori sempre più disperati vorrebbero almeno poter accedere al fondo di garanzia Inps per il TFR e lo stipendio di gennaio.

Il tribunale di Cagliari, nel 2017, emette il provvedimento di sequestro previsto dal testo unico antimafia delle quote delle società che gestivano le sale gioco di Cagliari. Subentra quindi la gestione del Tribunale, con due amministratori giudiziari e un ulteriore amministratore. Il bingo chiude riapre poco dopo e i dipendenti tornano tutti al lavoro.

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La sala va bene, produce utili ma i debiti precedentemente accumulati con lo Stato portano a fine gennaio 2019 al fallimento delle due società con la nomina di un altro giudice delegato e di un curatore e quasi contemporaneamente arriva la confisca delle quote. Le sale chiudono di nuovo. Le due procedure vanno in parallelo e i lavoratori non riescono più a comprendere quale delle due sia il datore di lavoro e non vengono licenziati perché i due “datori” si rimbalzano le responsabilità.

Ad aprile il tribunale affitta l’azienda alla Bingo Imperial S.r.l. di Quartu Sant’Elena ma il contratto viene firmato a giugno, dopo una manifestazione dei lavoratori davanti al tribunale.

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L’azienda confiscata viene affittata al titolare dell’unico altro bingo della Sardegna, per un canone annuo di 755 mila euro e un affitto mensile di quasi 63 mila euro. Orlandini, amministratore della Bingo Imperial versa la cauzione di 120 mila euro e il primo canone di locazione. Neppure queste entrate vengono utilizzate per pagare gli stipendi dei lavoratori. Orlandini paga regolarmente anche i successivi canoni da luglio a novembre per ma neppure questi soldi vengono spesi per saldare gli arretrati.

Il bingo ad oggi non ha ancora aperto.

I lavoratori sono sempre più disperati vorrebbero almeno poter accedere al fondo di garanzia Inps per il Tfr e lo stipendio di gennaio. Anche in questo tentativo incontrano però gravi difficoltà. Infatti il Tribunale ad oggi, nonostante le insistenti richieste dei lavoratori, non ha ancora fissato l’udienza di verifica dei crediti che, per l’Inps, costituisce presupposto indispensabile per accedere alla prestazione.

La misura ora è colma e i lavoratori, ormai esausti e provati economicamente, sono pronti ad adottare tutte le iniziative necessarie per far sentire la loro voce, da troppo tempo inascoltata.

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