Detenuto evaso da Badu 'e Carros, Cisl: “Basta con la caccia alle streghe”

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27-02-2023

“Sull’evasione si faccia luce il più presto possibile”

Di: Redazione Sardegna Live

In attesa di capire cosa emergerà dall'ispezione voluta dal ministero nel carcere di Nuoro, i sindacati della Polizia penitenziaria chiedono di far luce "il più presto possibile" sulle cause che hanno portato all'evasione da Badu 'e Carros, tre giorni fa, di Marco Raduano, l'esponente pugliese di 39 anni della mafia gargana, che venerdì sera si è calato indisturbato dal muro di cinta del penitenziario eludendo la sorveglianza e rubando delle chiavi.

Ma denunciano un clima di "caccia alle streghe" nei confronti degli agenti "pochi e oberati di lavoro". Sulla vicenda sono state aperte due inchieste: una dalla Procura di Nuoro, per evasione e favoreggiamento, e l'altra dal ministero della Giustizia e sono stati sentiti gli agenti penitenziari in servizio al momento dell'evasione nonché il capo reparto del braccio di Alta Sicurezza, dove Raduano era detenuto con altri 34 esponenti delle mafie del sud Italia.

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"Ci auguriamo che le indagini della Procura portino alla cattura dell'evaso - dice il segretario della Fsn Cisl Sardegna Giovanni Villa - Siamo amareggiati per le critiche pesanti, anche sui social, nei confronti dei lavoratori del carcere. Ci viene difficile pensare che possa esserci un poliziotto complice, piuttosto quanto accaduto dà l'idea di un errore umano dovuto allo stress lavorativo nel braccio dell'alta sicurezza sotto organico e con agenti che adempiono a più compiti contemporaneamente. Per questo confermiamo le nostre accuse verso il ministero ed il Dap che non hanno mai dato concretezza alle proposte del sindacato sul potenziamento dell'organico e dei mezzi a garantire la sicurezza interna ed esterna al carcere".

"Nuoro non è l'unico a rischio in Sardegna: Sassari, Oristano e di Tempio Pausania ospitano detenuti al 41bis e alta sicurezza dove ci sono anche casi psichiatrici e potrebbero accadere cose ben più gravi di una evasione".

Nei mesi scorsi è stata annunciata l'apertura del reparto 41bis anche a Cagliati: "Ci dicono che ospiterà fino a 90 detenuti ma non sappiamo come il Dap voglia procedere. Si parta dalla copertura dei posti prima di avviare il progetto".

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