Sassari. Rubano fucili da un'abitazione: arrestate all'alba 4 persone

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19-04-2014

bisognava piazzare la merce nel mercato clandestino. Qualche possibile compratore era stato individuato, il prezzo stabilito per ogni fucile si aggirava intorno ai 1000 euro, la gente a cui vendere doveva essere fidata ed un cliente ritenuto idoneo ancora non era stato trovato.

Di: Redazione Sardegna Live

Nella mattinata di oggi, a Sassari, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, traendo in arresto tre italiani (A. M. 68enne, Sassarese L. A. 54enne Sassarese P. F. A. 40enne Sassarese) ed un rumeno (I. M. 37enne Rumeno) responsabili dei reati di furto, trasporto, detenzione e messa in vendita di armi.

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Era il 18 marzo quando in località Marchetto, nell’agro di Sassari, come ogni giorno i proprietari di una villetta in campagna, dopo aver chiuso la propria abitazione si recano normalmente al lavoro ma il rientro nasconde un’amara sorpresa, qualcuno, forzando il portone d’ingresso era entrato nella taverna e si era portato via i fucili custoditi nella rastrelliera.

Le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Porto Torres si sono concentrate su un gruppo di soggetti che gravitavano nella cittadina turritana che, per i loro precedenti di polizia, si dimostravano in grado di organizzare e portare a termine un colpo del genere ma soprattutto in grado di immettere successivamente i fucili nel mercato clandestino.

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La ricostruzione dei vari momenti della giornata del furto è stata puntigliosa e dettagliata ed è stata fatta grazie alle dichiarazioni dei vicini di casa e dei parenti delle vittime. Le informazioni raccolte hanno permesso di indirizzare l’attenzione degli investigatori sui luoghi generalmente frequentati dagli indagati e di analizzare con cura, alla luce delle probabili vie di fuga, il percorso verosimilmente fatto dopo il furto.

Le indagini, condotte con i metodi tradizionali, sono state caratterizzate da pedinamenti fatti di giorno e di notte, da lunghi appostamenti che sono serviti a documentare gli incontri che avvenivano tra i quattro arrestati, sempre schivi e guardinghi.

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I riscontri investigativi hanno permesso di documentare la dinamica del furto, fin nei minimi dettagli, la scala appoggiata alla finestra, le armi avvolte in un lenzuolo e poi la fuga verso un terreno nella disponibilità di uno dei quattro.

Ma il “lavoretto” non era ancora finito, bisognava piazzare la merce nel mercato clandestino. Qualche possibile compratore era stato individuato, il prezzo stabilito per ogni fucile si aggirava intorno ai 1000 euro, la gente a cui vendere doveva essere fidata ed un cliente ritenuto idoneo ancora non era stato trovato.

I tempi si stavano stringendo, a pochi giorni dal furto i quattro, non avendo ancora fatto fori la merce che diventava scottante, avevano deciso di sparire per un po’, tanto che il soggetto rumeno sarebbe dovuto partire per la Romania nella mattinata di domani, il biglietto aereo era già pronto.

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Ma una volta raccolti tutti gli elementi necessari ad integrare i gravi indizi di colpevolezza un minuzioso rapporto è stato consegnato al P.M. titolare delle indagini, Dottor Giovanni Caria che ha formulato la richiesta di custodia cautelare in carcere, successivamente spiccata dal GIP del Tribunale Ordinario di Sassari, Dottoressa Altieri.

All’alba di questa mattina i quattro sono stati raggiunti dai militari della Compagnia di Porto Torres che nel corso delle perquisizioni hanno rinvenuto tre dei fucili oggetto del furto e dopo le formalità di rito sono stati tutti dichiarati in arresto e condotti presso la Casa Circondariale di Bancali.

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